In Italia l’Istat prevede nel 2013 un crollo della crescita del 1,8%. Un rallentamento che porterà alla ripresa solo nel 2014 dove si stima un aumento del Pil dello 0,7%. L’incremento del Pil non basterà però ad invertire il trend negativo nel mercato del lavoro, nell’anno in corso si prospetta un tasso di disoccupazione del 12,1% che salirà al 12,4% nel 2014.
Le previsioni sul debito pubblico non migliorano, nonostante un rapporto deficit/Pil in calo, da un 3% del 2013 al 2,7% del 2014, il debito sembra toccare nuovi picchi con un 133% del Pil nel 2013 arrivando al record di 134% del Pil nel 2014.
Europa
Nell’eurozona continua una lenta ripresa con alcuni ostacoli dovuti alla situazione economica instabile dei paesi emergenti. Nel 2013 si prevede una crescita del 0,5% del Pil tedesco mentre per la Francia si prospetta un aumento dello 0,2% ma nel 2014 le stime aumentano arrivando ad un +1.7% per la Germania e un +0,9% per il Pil francese.
I paesi più virtuosi, con la crescita maggiore nel 2013, sono Lussemburgo (+1,9%), Malta (+1,8%) ed Estonia (+1,3%).
La Spagna, indagato speciale dall’Ue, vede l’anno in corso con un calo del 1,3% ma con una crescita prevista dello 0,5% nel 2014 arrivando ad un +1,7 nel 2015.