Firenze – Nel territorio della Asl Toscana centro i bambini nati dal 2013 al 2017 non regolari ad almeno una vaccinazione, rappresentano il 4,3 % della popolazione. Il dato diffuso dalla azienda nella sostanza evidenzia e conferma la copertura vaccinale media dell’Azienda sanitaria che al 24° mese per i nati nel 2016, è stata per esavalente (antipolio) del 97,5%, per trivalente (morbillo) del 96,5%, superando ampiamente la soglia di sicurezza (95% di vaccinati).
Il dato dei bambini non regolari fa riferimento ai nati così come presenti nelle anagrafi sanitarie della Ausl Toscana centro e si riferisce a tutta la popolazione nelle fasce di età nido-scuola dell’infanzia (i nati nel 2013 compiono 6 anni nel corso di quest’anno): è quindi indipendente dal numero di bambini che vanno al nido o alla scuola dell’infanzia e non va letto in relazione alla frequenza scolastica.
Il territorio di Firenze registra la percentuale più alta (5,1%) dei bambini non regolari contro il circa 3,6% degli altri tre territori, Prato, Pistoia e Empoli. Su 26977 bambini nati nel periodo 2013-2017, 1376 sono i piccoli fiorentini che risultano non regolari ad almeno una vaccinazione.
Nell’area territoriale di Empoli su 8462 nati nello stesso periodo (anni dal 2013 al 2017), risultano non regolari 272 bambini. A Prato dei 10240 nati tra il 2013 e il 2017, risultano ad oggi non in regola in 378. Infine l’area di Pistoia dove i bambini nati nello stesso periodo di tempo sono stati 6471 e di questi 254 sono quelli non regolari.
L’Azienda sottolinea che la significativa e positiva crescita della copertura vaccinale non deve tuttavia riflettersi in un allentamento dell’impegno a consolidarla e a rafforzarla ancora. Le vaccinazioni costituiscono un importante strumento di prevenzione e pertanto la Asl rinnova l’invito a provvedere a chi non lo avesse ancora fatto.
Si ricorda inoltre che dal settembre 2018 è operativa in Toscana la modalità di interscambio informatizzato dei dati vaccinali tra scuole ed Asl, che consente alle scuole di verificare direttamente sull’apposita piattaforma del Sistema Informativo Sanitario la regolarità vaccinale dei propri iscritti.
Pertanto, diversamente da quanto riportato nei giorni scorsi da alcuni organi di informazione, grazie a questo sistema, la Asl non ha dovuto direttamente ricevere né verificare liste di bambini iscritti.