Cresce il popolo dei piccoli investitori in startup innovative

Firenze – Dalla rivoluzione della stampa all’ecommerce, il nuovo Rinascimento passa dalle startup e proietta Firenze nel futuro: si sono riuniti oggi allo Chalet Fontana alcuni tra i massimi esperti di innovazione in Italia, chiamati a scrivere questa nuova pagina di storia da Open Seed, società nata nel 2016 a Firenze per mettere in contatto giovani imprenditori e potenziali finanziatori, attualmente al centro di una campagna di crowdfunding sulla piattaforma specializzata CrowdFundMe (https://www.crowdfundme.it/projects/open-seed/) con lo scopo di raccogliere nuovi investitori e nuovi fondi per finanziare un pacchetto di 6 startup selezionate, principalmente in Toscana.

“È cambiato il mind-set: c’è una nuova cultura dell’innovazione – dichiara Massimo Ciaglia, CEO di Grownnectia – oggi c’è più fiducia, il che si traduce anche in un numero maggiore di investitori, piccoli e medi risparmiatori che decidono di scommettere sull’economia del futuro”.

Nuovi investitori che necessitano però di una guida. “È difficile individuare un progetto veramente innovativo. Pensiamo ad Amazon – sottolinea Roberto Magnifico, mentor in LUISS EnLabs e consigliere di amministrazione e socio di LVenture Group – nato come canale di vendita di libri. O alla stessa pressa di Gutenberg che ha prodotto una rivoluzione sociale, dando avvio alla democratizzazione dell’apprendimento e di fatto al Rinascimento. Uno sviluppo inizialmente imprevedibile. Oggi fare il business angel è veramente complesso: è importante diversificare il portafoglio”.

E saper scegliere bene su cosa puntare. “Nei prossimi 24 mesi gli investimenti saranno concentrati sui settori che sono stati spinti dalla pandemia, dalle life sciences al digital fino all’ecommerce. Altra grande frontiera è quella dell’intelligenza artificiale”, prevede Francesco Cerruti, direttore generale di VC Hub Italia, associazione dei gestori dei principali fondi italiani di Venture Capital. “Nel corso del 2020 – aggiunge – in Italia sono stati investiti 600 milioni di euro in venture capital. In Francia nello stesso periodo 4,3 miliardi di euro: non possiamo rassegnarci a un ecosistema innovativo inferiore rispetto ad altri paesi. Dobbiamo credere in aziende che hanno dimostrato di essere architrave del nostro sistema economico”.

Nell’occasione è stato ufficializzato anche l’accordo che sancisce l’ampliamento dell’Ecosistema dell’Innovazione cittadino con l’ingresso nella rete di Business Angels Network, associazione che intercetta le imprese a più alto tasso di innovazione sul territorio per sostenerne il percorso di crescita.

“Firenze sta investendo molto sul tema dell’innovazione – dichiara l’assessore al Comune di Firenze Cecilia Del Re – su più livelli. Abbiamo creato un ecosistema in grado di far crescere le startup. Ma stiamo investendo anche in infrastrutture per rendere Firenze sempre più Smart: i dati sono fondamentali per costruire la città del futuro e reagire alla pandemia”.

“La città – sottolinea Lorenzo Ferrara, fondatore di Open Seed e Business Angels Network – riparte grazie agli investimenti in startup. Oggi è più che mai importante sostenere le nuove imprese che nascono sul territorio. Non parliamo di alta finanza ma di piccoli e medi risparmiatori che hanno voglia di investire nel futuro di questo Paese. Con Open Seed in questo momento stiamo raccogliendo fondi per finanziare un pacchetto di sei aziende giovani”.

Tra le startup che saranno finanziate con questa operazione ci sono i giovani di Fakebusters, app di fact checking nata sui banchi di scuola da due compagni di liceo per smascherare le fake news in rete, i contadini a portata di click di Genuino.Zero, che consegna una spesa buona ed etica a domicilio, i robot che igienizzano gli ospedali e aiutano anche i pazienti in isolamento a fare le videochiamate di Co-Robotics, spin off del Sant’Anna di Pisa, i pasti sani e bilanciati per la “schiscetta” da ordinare online di Mio Meal, ma anche Tips Here, applicazione che promette di trasformarci tutti in agenti immobiliari freelance, e MyRa, servizio di consulenza finanziaria indipendente, a basso rischio e costi accessibili, naturalmente online.

Fin qui la scommessa di Open Seed si è rivelata vincente: il valore del portafoglio si è triplicato nell’arco di tre anni. Grazie a operazioni di successo come il finanziamento della fiorentina Treedom, che oggi vanta un fatturato da 9,3 milioni di euro, di CleanBnB, società attiva negli affitti brevi passata da 5 a oltre mille appartamenti gestiti e da 40mila a 4 milioni di euro di fatturato, ma anche del friulano Birrificio 620 Passi, che unisce la tradizione della birra artigianale alla tecnologia.

“La pandemia – fa notare Marco Nannini, Ceo di Impact Hub Milano – ha limitato le interazioni tra startup e investitori. Ma gli investimenti non si sono fermati: la crescita del numero degli investitori ha frenato il rallentamento del 2020”.

“Il mondo delle startup ha reagito con grande resilienza e creatività al Covid. L’auspicio è che adesso il Governo metta in campo strumenti che permettano di superare il credit crunch”, conclude Angelo Coletta, Presidente di InnovUp.

Foto: da sinistra Lorenzo Ferrara e Cecilia Del Re

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