Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato i risultati individuali e consolidati del primo trimestre 2016. All’interno di uno scenario economico generale ancora debole, il Gruppo Credem ha proseguito con decisione nell’attività di sviluppo commerciale attraverso l’acquisizione di nuovi clienti, l’assunzione di personale e lo sviluppo di impieghi e raccolta proseguendo nella strategia di sostegno al tessuto economico e di crescita organica del business.
In particolare, i prestiti a famiglie ed imprese sono in progresso del 3,9% a/a a 21,6 miliardi di euro rispetto a +0,1% del sistema nello stesso periodo. È stata confermata l’elevata qualità dell’attivo del Gruppo con il rapporto tra sofferenze nette ed impieghi netti a 1,69%, livello tra i più bassi del sistema. In aumento del 4,1% a/a la raccolta complessiva che raggiunge 69,3 miliardi di euro, con una crescita in valore assoluto di 2,7 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel trimestre inoltre sono stati acquisiti 30 mila nuovi clienti.
La posizione patrimoniale del Gruppo si mantiene a livelli di eccellenza con un CET1 Ratio a 13,3%. Sono proseguiti anche gli investimenti sullo sviluppo dell’organico e sulle reti commerciali, in particolare con l’assunzione di 78 persone nei primi tre mesi dell’anno ed una crescita complessiva dei dipendenti dell’3,2% a/a. L’utile netto consolidato è di 46,6 milioni di euro (spesati 12 milioni di euro di contributi al Single Resolution Fund ed al Fondo di Solidarietà), rispetto a 84 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, risultato che però era stato influenzato positivamente da un’importante componente non ricorrente per il riposizionamento del portafoglio titoli governativi di proprietà.
Risultati economici consolidati: per quanto riguarda i dati economici il margine di intermediazione si attesta a 284,4 milioni di euro (-19,5% rispetto a 353,1 milioni di euro a fine marzo 2015). Il margine finanziario raggiunge 114,9 milioni di euro, +8,2% rispetto a 106,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2015. Il margine servizi è pari a 169,5 milioni di euro, -31,3% rispetto a 246,9 milioni di euro nel primo trimestre 2015, influenzato tra l’altro dal calo della componente trading in titoli e cambi che nel 2015 era stata positivamente influenzata dal riposizionamento del portafoglio titoli governativi di proprietà.
Il Consiglio di Amministrazione di Credemholding, società che controlla il 76,9% del capitale di Credito Emiliano S.p.A., presieduto da Giorgio Ferrari, ha poi approvato il progetto di bilancio individuale e consolidato dell’esercizio 2015 confermando integralmente i risultati preliminari comunicati lo scorso 8 febbraio. Il progetto di bilancio sarà sottoposto all’Assemblea dei soci prevista in prima convocazione il 21 giugno 2016 ed in seconda convocazione il 23 giugno 2016.
La società a fine 2015 ha registrato un utile netto consolidato pari a 124,2 milioni di euro, +8,3% rispetto a 114,7 milioni di euro del 2014. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci l’assegnazione di un dividendo di 1,75 euro per azione (1,75 euro per azione anche nel 2014), che sarà messo in pagamento a partire dal 1 luglio 2016 (data stacco cedola) per un monte dividendi complessivo di 28.837.989 euro.
Risultati I trimestre 2016. Il Consiglio di Amministrazione di Credemholding ha inoltre approvato i risultati del primo trimestre 2016. La società ha registrato un utile netto consolidato pari a 35,7 milioni di euro rispetto a 64,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2015 (-44,8% a/a), risultato quest’ultimo che era stato influenzato positivamente dall’apporto dell’utile del primo trimestre 2015 della controllata Credito Emiliano SpA che aveva a sua volta beneficiato di un’importante componente non ricorrente derivante dal riposizionamento del portafoglio titoli governativi di proprietà.