Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato oggi i risultati individuali e consolidati del primo trimestre 2017 (informativa finanziaria periodica aggiuntiva). In un contesto in cui l’economia italiana continua a manifestare importanti segni di debolezza il Gruppo Credem, in controtendenza rispetto al sistema bancario, ha continuato ad investire e crescere in modo organico con l’acquisizione di nuova clientela, l’aumento delle masse e dei prestiti ai clienti. Confermati nel trimestre la capacità di generare redditività, la consueta qualità dell’attivo, la solidità patrimoniale, gli investimenti sulle persone a sostegno dello sviluppo del business.
In particolare, a fine marzo 2017, il CET1 Ratio si è attestato a 12,86% con oltre sei punti percentuali di margine rispetto al livello minimo assegnato da BCE pari a 6,75%. I prestiti ai clienti sono in crescita del 6,2% a/a, rispetto al sistema che segna +0,4% nello stesso periodo, e si attestano a 23 miliardi di euro. Il rapporto tra sofferenze nette ed impieghi netti è pari a 1,48% a conferma di una qualità dell’attivo ai vertici del mercato. Gli investimenti sulle persone, caposaldo della strategia di crescita di sviluppo per linee interne, hanno portato a 73 assunzioni di cui il 76,6% giovani con una crescita dell’organico complessivo dell’1,7% a/a. Nel primo trimestre sono stati acquisiti 26.316 nuovi clienti e la raccolta complessiva da clientela(1) è cresciuta dell’8,9% a/a raggiungendo 63,8 miliardi di euro (+5,2 miliardi di euro in valore assoluto a/a). Il Gruppo ha inoltre continuato a generare redditività con 49 milioni di euro di utile netto consolidato in progresso del 5,2% rispetto a 46,6 milioni di euro del primo trimestre 2016 e dopo aver accantonato, al lordo dell’effetto fiscale, 9,7 milioni di euro al Fondo di Risoluzione Unico.
Risultati economici consolidati
Il margine di intermediazione si attesta a 288,6 milioni di euro rispetto a 284,4 milioni di euro a fine marzo 2016 (+1,5% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario raggiunge 118,1 milioni di euro, +2,8% rispetto a 114,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2016. Il margine servizi raggiunge 170,5 milioni di euro rispetto a 169,5 milioni di euro nel primo trimestre 2016 (+0,6% a/a). In dettaglio le commissioni nette sono in crescita del 13,4% a/a a 130,8 milioni di euro (di cui commissioni di gestione ed intermediazione +23,8% a/a e commissioni da servizi bancari -2,2% a/a), mentre il risultato dell’attività finanziaria è in calo del 43% a/a (a 22,1 milioni di euro) per una minore operatività sul portafoglio titoli di proprietà.
I costi operativi sono pari a 185,8 milioni di euro rispetto a 179,3 milioni di euro di fine marzo 2016 (+3,6% a/a) influenzati dall’espansione commerciale, dall’aumento dell’organico e dai cambiamenti normativi come previsto in sede di pianificazione. In particolare, le spese amministrative raggiungono 58,9 milioni di euro (+3,9% a/a), mentre le spese relative al personale ammontano a 126,9 milioni di euro (+3,5% a/a).
Il risultato lordo di gestione raggiunge 102,8 milioni di euro rispetto a 105,1 milioni di euro a fine marzo 2016 (-2,2% a/a). Gli ammortamenti sono pari a 11,5 milioni di euro rispetto a 10,8 milioni di euro dell’anno precedente (+6,5% a/a).
Il risultato operativo raggiunge 91,3 milioni di euro rispetto a 94,3 milioni di euro nello stesso periodo del 2016 (-3,2% a/a).
Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono pari a 2,7 milioni di euro (-1,1 milioni di euro a fine marzo 2016). Le rettifiche nette di valore su crediti si attestano a 11,2 milioni di euro rispetto a 10,4 milioni di euro nel 2016 (+7,7% a/a).
Il saldo delle componenti straordinarie è pari a -11,4 milioni di euro rispetto a -12,7 milioni di euro a fine marzo 2016. Tale posta è stata influenzata principalmente dal contributo di 9,7 milioni di euro, al lordo dell’effetto fiscale, al Fondo di Risoluzione Unico.
L’utile ante imposte si attesta a 71,4 milioni di euro, +1,9% rispetto a 70,1 milioni di euro nello stesso periodo del 2016, mentre le imposte sul reddito ammontano a 22,4 milioni di euro (23,5 milioni di euro a fine marzo 2016, -4,7% a/a). L’utile netto consolidato ammonta a 49 milioni di euro, in crescita del 5,2% rispetto a 46,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2016.