Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato nella seduta del 15 Marzo 2012 i risultati individuali e consolidati del 2011 che saranno sottoposti all’assemblea degli azionisti convocata per il 27 Aprile 2012. L’utile netto consolidato a fine 2011 è cresciuto del 23,8% a/a attestandosi a 96,6 milioni di euro (78 milioni di euro a fine 2010) ed è stato influenzato negativamente da un contenzioso in ambito fiscale. All’assemblea degli azionisti sarà proposto un dividendo di 0,10 euro per azione invariato rispetto al 2010. La cedola sarà messa in pagamento a partire dal 17 Maggio 2012 con stacco 14 Maggio 2012; il monte dividendi complessivo ammonta a 33,2 milioni di euro.
“Anche in un contesto economico complesso come quello attuale abbiamo lavorato per garantire una crescita sostenibile ed una costante creazione di valore sia per i clienti sia per gli azionisti. Tali obiettivi sono stati raggiunti grazie alla reattività nel rispondere ai mutamenti del mercato, alla flessibilità della struttura organizzativa, all’attento ed efficiente presidio dei costi e della qualità del credito”, ha dichiarato Adolfo Bizzocchi direttore generale di Credem.
Il Gruppo conferma il supporto al tessuto economico con un incremento dei prestiti del 5,9% a/a a 19.995 milioni di euro, mantenendo elevata la qualità degli impieghi, con costo del credito a 0,26% e rettifiche nette su crediti in calo del 16,3% e la solidità patrimoniale, con un core Tier 1 a 8,7%.
Risultati economici consolidati
Il margine di intermediazione si attesta a 968,1 milioni di euro rispetto a 962,5 milioni di euro a fine 2010 (+0,6% a/a).
In particolare il margine finanziario è in crescita del 3,3% a/a a 463,3 milioni di euro rispetto a 448,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2010, in particolare per l’aumento dei volumi. Effetti negativi sono riconducibili alla crescita del costo del funding dovuta alle tensioni finanziarie e le conseguenti ricadute sui mercati interbancari ed obbligazionari, unitamente al più accentuato riposizionamento del passivo su strumenti a medio termine.
Il margine servizi è pari a 504,8 milioni di euro rispetto a 514,1 milioni di euro a fine 2010 (-1,8%) influenzato negativamente dai proventi da trading e copertura. Le commissioni hanno scontato un minor contributo derivante dalla gestione ed intermediazione ed un maggiore apporto dei servizi bancari. Un impatto negativo per circa 10 milioni, è derivato inoltre dalla diversa contabilizzazione dei flussi economici di Creacasa, imputati nell’anno secondo il principio di competenza economica, anziché, come avvenuto nel 2010, per il periodo di manifestazione. Hanno inoltre subito una flessione le commissioni derivanti dalla gestione di portafogli (Oicr di gruppo -9,7% e gestioni individuali -2,8%), le commissioni da negoziazione di strumenti finanziari e da ricezione e trasmissione di ordini
(-23,5%) a causa della volatilità dei mercati e la conseguente contrazione dell’operatività della clientela. Positivo l’andamento delle commissioni di collocamento (+5,9%). Per quanto riguarda le commissioni da conti correnti e altri servizi è in contrazione dell’1,6%, mentre in progresso è quella relativa ai servizi di incasso e pagamento (+6,3%). Positivo infine l’apporto del comparto assicurativo, sia nella componente commissionale (+2,3%), sia in quella relativa agli altri proventi finanziari.
I costi operativi sono pari a 647,4 milioni di euro rispetto a 643,2 milioni di euro di fine 2010 (+0,7% a/a) contenuti da iniziative di razionalizzazione delle reti commerciali e da specifiche iniziative di cost management. Nel dettaglio le spese amministrative ammontano a 229,3 milioni di euro (+2,4% a/a). Le spese per il personale sono pari a 418,1 milioni di euro (-0,3% a/a).
Il cost/income è pari a 66,9% stabile rispetto a 66,8% a fine 2010. Il risultato lordo di gestione si attesta a 320,7 milioni di euro, +0,4% rispetto a 319,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2010. Gli ammortamenti sono pari a 30,5 milioni di euro rispetto a 28,8 milioni di euro a fine 2010 (+5,9%).
Il risultato operativo è pari a 290,2 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto a 290,5 milioni di euro nello stesso periodo del 2010 (-0,1% a/a).
Gli accantonamenti per rischi ed oneri ammontano a 15,3 milioni di euro (56,7 milioni di euro nello stesso periodo del 2010); in tale posta è compreso un accantonamento per imposte, sanzioni ed interessi riguardante il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate relativamente all’annualità 2007. Le rettifiche nette di valore su crediti sono in calo del 16,3% a 52 milioni di euro rispetto a 62,1 milioni di euro a fine 2010.
Il saldo delle componenti straordinarie è pari a -7,1 milioni di euro (-3,4 milioni di euro a fine 2010).
L’utile ante imposte risulta pari a 215,8 milioni di euro, +28,2% rispetto a 168,3 milioni di euro nello stesso periodo del 2010.
Le imposte sul reddito sono pari a 119,1 milioni di euro (+32% rispetto a 90,2 milioni di euro a fine 2010).
L’utile netto consolidato è pari a 96,6 milioni di euro, +23,8% rispetto a 78 milioni di euro a fine 2010, influenzato negativamente dalla chiusura del contenzioso con l’Agenzia delle Entrate riguardante operazioni relative ai periodi 2004, 2005 e 2006. L’impatto, tenuto conto di quanto già accantonato nel 2010 e della deducibilità ai fini Ires della componente interessi di quanto pattuito, è pari a 32,1 milioni di euro, contabilizzati, rispettivamente, a maggiori imposte correnti (22,8 milioni di euro), maggiori oneri straordinari (6,2 milioni di euro) e maggiori interessi passivi (3,1 milioni di euro).
Il Roe consolidato a fine 2011 si attesta a 5,7% (4,3% nel 2010).
Aggregati patrimoniali consolidati
La raccolta da clientela del Gruppo Credem, a fine 2011, è pari a 53.539 milioni di euro, rispetto a 57.500 milioni di euro dello stesso periodo del 2010 (-6,9% a/a).
La raccolta diretta, al netto dei pronti contro termine, è pari a 17.315 milioni di euro rispetto a 16.189 milioni di euro a fine 2010 (+7% a/a). La raccolta diretta, compresi i pronti contro termine, è pari a 17.358 milioni di euro contro 16.251 milioni di euro a fine 2010 (+6,8% a/a). Nell’ambito degli strumenti di raccolta a tempo si è intensificata l’attività di emissione obbligazionaria. Sul mercato istituzionale, a fronte di scadenze per oltre 400 milioni di euro, Credem ha collocato con successo, nell’ambito del programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite da mutui residenziali, la prima tranche di 500 milioni di euro. Per quanto riguarda il mercato retail sono stati collocati circa 1,5 miliardi di euro a fronte di scadenze per oltre 500 milioni di euro. Nel dettaglio i depositi sono pari a 12.005 milioni di euro (11.604 milioni di euro nello stesso periodo del 2010). Il comparto obbligazionario e subordinati è pari a 5.075 milioni di euro (4.367 milioni di euro a fine 2010); i pronti contro termine si attestano a 43 milioni di euro rispetto a 62 milioni di euro nello stesso periodo del 2010.
La raccolta assicurativa cresce del 2,4% a 2.506 milioni di euro rispetto a 2.448 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.
La raccolta indiretta è pari a 33.675 milioni di euro rispetto a 38.801 milioni di euro a fine 2010 (-13,2% a/a) condizionata dall’andamento dei mercati obbligazionari e azionari e dalla preferenza della clientela per prodotti di diretta emissione bancaria. Nel dettaglio, la raccolta gestita si attesta a 14.790 milioni di euro rispetto a 16.889 milioni di euro nello stesso periodo del 2010 (-12,4% a/a); nello specifico le gestioni patrimoniali sono pari a 3.859 milioni di euro (-22,5% a/a) e i fondi comuni di investimento e Sicav sono pari a 7.516 milioni di euro (-15,5% a/a). La raccolta amministrata è pari a 18.885 milioni di euro, rispetto a 21.912 milioni di euro a fine 2010 (-13.8% a/a).
Gli impieghi verso la clientela sono in crescita del 5,9% a 19.995 milioni di euro rispetto a 18.884 milioni di euro a fine 2010. Nel dettaglio, è in crescita l’erogazione del credito a breve termine alle piccole (+5,1%) e medie imprese (+14%), ma anche alla clientela privata (+11,4%). In contrazione invece, soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno, il settore del large corporate. Significativa la crescita del credito a medio termine, sia alla clientela retail, con particolare riferimento ai privati (+8%), sia quello alla clientela corporate (+11%). I mutui ipotecari alle famiglie, in particolare, registrano consistenze per 6.282 milioni di euro (+7,5% a/a) con flussi erogati in crescita del 12,4% rispetto a fine 2010, pari a 1.140 milioni di euro.
Le sofferenze nette su impieghi, a fine 2011, si attestano a 1,2% rispetto a 1% nello stesso periodo del 2010, dato ampiamente al di sotto della media di sistema. I crediti problematici totali netti sono pari a 598 milioni di euro (523,4 milioni di euro nello stesso periodo del 2010) e rappresentano il 2,99% del totale degli impieghi.
Il costo del credito, a fine 2011, è pari a 0,26%, in forte riduzione rispetto a fine 2010 (0,33%) e significativamente al di sotto della media di sistema.
Il core Tier 1 capital ratio si attesta a 8,7%. Il Total capital ratio è pari a 11,6%.
A fine 2011 la struttura distributiva del Gruppo si articolava in 560 filiali, 43 centri imprese, 50 negozi finanziari. I dipendenti sono 5.519, i promotori finanziari con mandato 795 e 272 gli agenti finanziari Creacasa.