Semestre a gonfie vele, Credem è solida e in crescita

Mentre altri grandi gruppi barcollano, la “glocale” banca reggiana consolida numeri e prestazioni e si attesta sul podio degli Istituti di credito italiani

CREDEM CHIUDE IL PRIMO SEMESTRE 2016 CON PRESTITI IN CRESCITA DEL 4,6% A/A E CET1 RATIO A 13,4%

All’interno di uno scenario economico generale complesso il Gruppo Credem ha proseguito nello sviluppo commerciale organico e nel sostegno al tessuto economico, mantenendo una significativa redditività e solidità nel segno della completa e concreta continuità operativa e strategica aziendale.

 

 SOSTEGNO ALL’ECONOMIA  Prestiti a clientela(1): +4,6% a/a (vs sistema -0,34% a/a(2)) a 22,4mld€ complessivi (+1 mld€ a/a in valore assoluto) con 549 mln€ di mutui erogati (+32,5% a/a) nel semestre 
 QUALITA’ DELL’ATTIVO   Rapporto sofferenze nette/impieghi netti: 1,63%, tra i più bassi del sistema ed in calo rispetto a 1,66% di fine giugno 2015 
 SVILUPPO DELLA RACCOLTA  Raccolta complessiva da clientela(1): +6,5% a/a a 59,9 mld€ (in valore assoluto +3,7 mld€ a/a). Raccolta gestita: +4% a/a a 22,9mld€
 CRESCITA ORGANICA   Nuovi clienti(3): 59 mila nel semestre 
 INVESTIMENTI SULLE PERSONE   Assunzioni(4): 179 nel primo semestre, di cui 60% giovani; crescita dell’organico del 3% a/a ed erogate oltre 21.700 giornate diformazione(3) 
 SOLIDITA’  Cet1 Ratio(5) a 13,4% ampiamente superiore ai requisiti normativi
 CONTINUITA’ AL VERTICE   Dal 1° settembre Nazzareno Gregori, attuale Vice Direttore Generale e in Credem dal 1979 assumerà la carica di Direttore Generale al posto di Adolfo Bizzocchi 
 UTILE NETTO CONSOLIDATO   70,4 milioni di euro, -41% rispetto a 119,4 a fine giugno 2015 dato quest’ultimo che comprendeva un’importante componente non ricorrente positiva derivante da riposizionamento portafoglio titoli governativi di proprietà.

 

“I risultati di questo semestre”, ha dichiarato Adolfo Bizzocchi, Direttore Generale di Credem, “confermano che il nostro è un Gruppo solido, con livelli patrimoniali di eccellenza e con un chiaro ed autonomo progetto industriale basato sugli investimenti per la crescita della clientela e delle quote di mercato. Lo sviluppo dei prestiti a famiglie ed imprese ed i nuovi clienti raggiunti nel semestre”, ha aggiunto Bizzocchi, “confermano il successo di tale strategia che consente al Gruppo di mantenere un evidente vantaggio competitivo nei confronti del sistema. Tale percorso di successo è merito della nostra squadra. Sono convinto infatti che la vera forza dell’azienda sia la qualità delle persone che ne fanno parte e degli investimenti che abbiamo continuato a fare su di loro”, ha concluso Bizzocchi.

Nazzareno Gregori
Nazzareno Gregori

“Sono orgoglioso di questo nuovo incarico in un Gruppo che si trova nelle migliori condizioni per competere in uno scenario che presenta grandi sfide ed importanti opportunità”, ha dichiarato Nazzareno Gregori, che dal 1° settembre assumerà l’incarico di Direttore Generale di Credem. “Il nostro obiettivo è proseguire la strategia di crescita organica, facendo banca in modo sano ed equilibrato”, ha aggiunto Gregori, “mantenendo redditività e solidità a tutela dei clienti e degli azionisti. Continueremo ad investire sulle persone, sulla formazione e sulla tecnologia, elementi cardine per continuare a crescere anche in futuro”.

Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato nella seduta odierna i risultati individuali e consolidati del primo semestre 2016.

In particolare, i prestiti(1) a famiglie ed imprese sono in progresso del 4,6% a/a a 22,4 miliardi di euro rispetto a -0,34% del sistema(2) nello stesso periodo. È stata confermata l’elevata qualità dell’attivo del Gruppo con il rapporto tra sofferenze nette ed impieghi netti a 1,63%, livello tra i più bassi del sistema ed in calo rispetto al dato di fine giugno 2015 (1,66%). Laraccolta complessiva da clientela(1) è in progresso del 6,5% a/a e raggiunge 59,9 miliardi di euro, con una crescita in valore assoluto di 3,7 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel semestre inoltre sono stati acquisiti 59 mila nuovi clienti(3). La posizione patrimoniale del Gruppo si mantiene a livelli di eccellenza con un CET1 Ratio(5)a 13,4%. Sono proseguiti anche gli investimenti sullo sviluppo dell’organico e sulle reti commerciali, in particolare con l’assunzione di 179 persone(4) nei primi sei mesi dell’anno di cui il 60% giovani e con una crescita complessiva dei dipendenti del 3% a/a(4). L’utile netto consolidato è di 70,4 milioni di euro rispetto a 119,4 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, dato che comprendeva un’importante componente non ricorrente positiva derivante da riposizionamento portafoglio titoli governativi di proprietà.

Lo scorso 9 giugno al termine di un lungo percorso professionale tutto dedicato al Credito Emiliano, avendo maturato la volontà di portare a termine il proprio percorso lavorativo, il Direttore Generale Adolfo Bizzocchi ha manifestato l’intenzione di lasciare il proprio incarico il 31 agosto 2016. Gli succederà nella carica, nel segno della totale continuità, il Vice Direttore Generale di Credito Emiliano Nazzareno Gregori. Nel Gruppo dal 1979, Nazzareno Gregori riveste attualmente il ruolo di coordinatore e responsabile dei servizi IT, organizzazione & project management, legale & affari generali e operations. Precedentemente ha svolto diversi incarichi all’interno del Gruppo, principalmente nelle aree IT, internal audit, compliance e risk management.

Il Direttore Generale Adolfo Bizzocchi presenterà i risultati alla comunità finanziaria venerdì 5 agosto 2016 nel corso di una conference call alle 10 (CET).

Risultati economici consolidati(6)

Per quanto riguarda i dati economici il margine di intermediazione è pari a 542,3 milioni di euro (-11,2% rispetto a 611 milioni di euro a fine giugno 2015). Nel dettaglio, il margine finanziario(7) raggiunge 226 milioni di euro, +7,6% rispetto a 210 milioni di euro dello stesso periodo del 2015. Il margine servizi(8)(9) invece è pari a 316,3 milioni di euro, -21,1% rispetto a 401 milioni di euro nel primo semestre 2015, influenzato tra l’altro dal calo della componente trading in titoli e cambi che, invece nello stesso periodo del 2015, era stata positivamente influenzata dal riposizionamento del portafoglio titoli governativi di proprietà.

credemcosti operativi(9) si attestano a 360,3 milioni di euro rispetto a 349,2 milioni di euro di fine giugno 2015, +3,2% a/a per la strategia di investimenti per lo sviluppo adottata dal Gruppo. I costi crescono comunque meno del trend registrato nel 2015. In particolare, le spese amministrative sono pari a 116,7 milioni di euro (+4,3% a/a) e le spese relative al personale si attestano a 243,6 milioni di euro (+2,7% a/a).

Il cost/income(10) è pari a 66,4% (57,2% dello stesso periodo dell’anno precedente e 60,6% a fine 2015).

Il risultato lordo di gestione si attesta a 182 milioni di euro rispetto a 261,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2015 (-30,5% a/a). Gli ammortamenti ammontano a 22,3 milioni di euro rispetto a 19,5 milioni di euro a fine giugno 2015 (+14,4% a/a).

Il risultato operativo raggiunge 159,7 milioni di euro rispetto a 242,3 milioni di euro nel primo semestre 2015 (-34,1% a/a).

Gli accantonamenti per rischi ed oneri ammontano a 5,4 milioni di euro (9,4 milioni di euro a fine giugno 2015). Lerettifiche nette di valore su crediti sono in forte riduzione rispetto allo stesso periodo del 2015 e si attestano a 31,5 milioni di euro, -50,9% rispetto a 64,1 milioni di euro a fine giugno 2015.

Il saldo delle componenti straordinarie(9)(11) è pari a -17,7 milioni di euro (+2,8 milioni di euro a fine giugno 2015) influenzato, tra l’altro, negativamente da un accordo quadro di natura fiscale e positivamente dalla cessione della partecipazione in Visa Europe.

L’utile ante imposte si attesta a 105,1 milioni di euro rispetto a 171,6 milioni di euro nello stesso periodo del 2015 (-38,7% a/a), mentre le imposte sul reddito ammontano a 34,7 milioni di euro (52,2 milioni di euro a fine giugno 2015, -33,5% a/a). L’utile netto consolidato risulta così pari a 70,4 milioni di euro rispetto a 119,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2015 (-41% a/a), valore quest’ultimo che era stato influenzato positivamente da un’importante componente non ricorrente per il riposizionamento del portafoglio titoli governativi di proprietà.

Aggregati patrimoniali consolidati(1)

La raccolta complessiva da clientela a fine giugno 2016 registra un progresso del 6,5% a/a e raggiunge 59.868 milioni di euro (56.212 milioni di euro l’anno precedente). La raccolta complessiva si attesta a 70.502 milioni di euro, +5,8% a/a rispetto a 66.640 milioni di euro a fine giugno 2015. Nel dettaglio, la raccolta diretta da clientela aumenta dell’11,2% a/a a 20.565 milioni di euro rispetto a 18.486 milioni di euro nel primo semestre 2015. La raccolta diretta complessiva è pari a 22.915 milioni di euro rispetto a 20.786 milioni di euro nello stesso periodo del 2015 (+10,2% a/a). La raccolta assicurativaraggiunge 5.991 milioni di euro, +16,9% rispetto a 5.127 milioni di euro a fine giugno 2015. La raccolta indiretta da clientela risulta pari a 33.312 milioni di euro, rispetto a 32.600 milioni di euro nel primo semestre dell’anno scorso (+2,2% a/a). In particolare, la raccolta gestita cresce del 4% a/a per raggiungere 22.875 milioni di euro rispetto a 22.002 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente; nello specifico le gestioni patrimoniali sono pari a 5.770 milioni di euro (+14% a/a) e i fondi comuni di investimento e Sicav sono pari a 10.535 milioni di euro (+3,9% a/a).

Gli impieghi con clientela sono in progresso del 4,6% a/a (con un’overperformance di quasi cinque punti percentuali rispetto al sistema che fa segnare -0,34% a/a(2)) e si attestano a 22.444 milioni di euro rispetto a 21.448 milioni di euro a fine giugno 2015, con costante attenzione alla qualità del portafoglio. Nel dettaglio i mutui casa alle famiglie registrano flussi erogati nei primi sei mesi dell’anno per 549 milioni di euro in crescita del 32,5% a/a con consistenze pari a 6.528,3 milioni di euro (+3,9% a/a).

Le sofferenze nette su impieghi netti sono pari a 1,63%, in calo rispetto a 1,66% nello stesso periodo del 2015 e significativamente inferiori alla media di sistema. La percentuale di copertura delle sofferenze è del 61,1% (59,2% a fine giugno 2015). I crediti problematici totali netti sono pari a 821,5 milioni di euro rispetto a 797,6 milioni di euro nel primo semestre 2015.

Il CET1 ratio(5) phased-in calcolato su Credemholding è pari a 13,4% (fully phased 12,2%); il Total capital ratio(5) phased-in è pari a 14,6% (fully phased 13,9%).

A fine giugno 2016 la struttura distributiva del Gruppo si articolava in 636 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari. I dipendenti erano 6.048, i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (con incarico di agenzia) 848, 270 i subagenti finanziari e 105 gli agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Nell’attuale contesto, fatte salve le variazioni indotte dall’auspicata espansione commerciale, è possibile prevedere per il Gruppo un andamento lineare delle componenti stabili dei ricavi, sia di natura finanziaria sia commissionale. Tale tendenza tiene conto, in particolare, dell’attuale assetto del portafoglio titoli, degli spread al ribasso dell’intermediazione con clientela, del recupero di più positive dinamiche nello sviluppo del risparmio gestito. A tale trend si associano peraltro elementi di più che probabile discontinuità. Le condizioni di relativa stabilità finanziaria e di liquidità, determineranno il rallentamento del contributo dell’area finanza, fatto salvo il possibile impatto positivo sulla valutazione delle attività di copertura, determinato dal rientro delle più accentuate tensioni finanziarie di fine semestre. Contestualmente, in riferimento agli assai favorevoli esiti economici registrati nel primo semestre, unitamente alle ancora incerte prospettive dell’economia, l’incidenza del rischio creditizio potrà assumere livelli meno contenuti, ancorché nell’ambito di quanto fissato nella pianificazione aziendale. Si confermerà, infine, il livello di spesa registrato nel primo semestre. Non sono al momento prevedibili ulteriori eventi straordinari in grado di modificare nella sostanza la dinamica economica del secondo semestre.

Altre informazioni

In data odierna il Consiglio di Amministrazione di Credito Emiliano Spa ha approvato, in seguito alle dimissioni già rassegnate dal Direttore Generale Adolfo Bizzocchi con decorrenza 1/09/2016, un accordo di non concorrenza della durata di cinque anni, sulla base della proposta al riguardo formulata dal Comitato Remunerazioni.

L’accordo con Adolfo Bizzocchi, oltre al mantenimento dei bonus previsti dai piani in essere a fronte delle attività rese, prevede l’obbligo di non svolgere alcuna attività nei settori dell’intermediazione assicurativa, finanziaria e creditizia a fronte di un corrispettivo, in contanti e azioni Credito Emiliano, di 3.012.968,00 euro lordi (valore calcolato sulla base del prezzo ufficiale delle azioni al 1 agosto 2016), con assoggettamento a clausole di clawback; un terzo di tale importo verrà erogato up-front e la restante quota sarà differita su 5 anni. Il tutto in linea con quanto previsto dalle norme di Legge, dalle Disposizioni di Vigilanza e dalle politiche di remunerazione della Banca.

Credem ha perfezionato a fine luglio la cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza a Locam Spa, investitore specializzato nell’acquisto di portafogli di crediti problematici, per un valore lordo di libro pari a circa 90 milioni di Euro. L’operazione rientra nell’ambito della normale attività di ottimizzazione del portafoglio dei crediti deteriorati, che per il Gruppo si mantengono su livelli contenuti. La cessione si conclude con un impatto positivo sul conto economico. Il portafoglio oggetto di cessione è costituito da circa 3.800 posizioni, per la maggior parte unsecured con taglio medio inferiore a € 25.000, ed equivale a circa il
9,5% delle sofferenze lorde del Gruppo, che ammontavano a € 942,7 milioni al 30/6/2016. Di conseguenza, l’impatto della transazione avrebbe ridotto l’incidenza delle sofferenze lorde sul totale dei crediti lordi al 30/6/2016 dal 4,1% al 3,7%, rispetto a un dato di Sistema pari al 9,7% (fonte: rielaborazione interna su dati Banca d’Italia al 31 marzo 2016).

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