Firenze – Insediamento della nuova giunta oggi a Palazzo Vecchio, il discorso del sindaco diventa subito un bilancio della situazione pandemica. “La situazione è piuttosto seria e va monitorata con grande attenzione, siamo in costante contatto con la Ausl, con i direttori degli ospedali e la Regione Toscana – dice il sindaco – questa mattina ho riunito la task force per l’emergenza Covid che consulterò ogni giorno per valutare le azioni da prendere in esame. Oggi ho parlato con il direttore dell’ospedale di Careggi e con il direttore dell’Ausl dell’area fiorentina e nei prossimi giorni gli ospedali della città e dell’area metropolitana metteranno a disposizione ulteriori posti letto per la terapia intensiva”.
Una situazione di allerta, quella della corsa del covid, che si basa sui numeri, come ricorda Nardella: “Nella provincia di Firenze siamo passati da 277 casi positivi del 22 ottobre fino agli attuali 679. Stamattina è stato sfondato il tetto di 2000 casi in tutta la Toscana. Questo significa che ci troviamo in una situazione di allerta che sta mettendo molto sotto pressione gli ospedali, dove si stanno esaurendo tutti i letti Covid di terapia intensiva”.
Sempre per quanto riguarda la questione sanitaria, continua Nardella, si segnala l’importante novità degli alberghi sanitari. “D’accordo con Prefettura e Regione, negli ultimi giorni si è sbloccata la questione dei “CovidHotel”. Ne sono state individuate 5 dalla Regione Toscana nelle quali sono state indirizzate circa 110 persone dall’area fiorentina. Alcuni di questi sono persone precedentemente accolte dalle strutture Cas e Sprar. Stiamo anche affrontando tutti insieme il problema delle infezioni che si sono verificate nelle strutture di accoglienza dei richiedenti asilo. Altro aspetto molto delicato e complesso”.
Nardella, nel suo lungo discorso, mette anche in evidenza l’importanza, in questa fase, di rafforzare l’assistenza sanitaria di base, esprimendo apprezzamento per la decisione del governatore Eugenio Giani di rafforzare le Usca, cioè le unità sanitarie che fanno assistenza a domicilio “perché sono strategiche per evitare l’assalto al Pronto soccorso e agli ospedali”. Ha fatto appello alla Regione “perché possa con altrettanto vigore rafforzare la rete di pediatri e di medici di base”.
“Sono letteralmente assalito da messaggi e mail di genitori – ha spiegato – che hanno problemi sulla reperibilità dei pediatri per quanto riguarda le condizioni cliniche dei loro figli e le azioni da intraprendere sulla questione della permanenza in casa nel caso in cui si manifestano sintomi da parte di questi ragazzi a seguito dell’attività scolastica”.
Circa il decreto del governo, dice Nardella, “va preso per quello che è, non mi interessa aprire unan polemica o fare recriminazioni. Prendo alla lettera l’appello del Presidente Mattarella, al senso di responsabilità delle persone e all’unità istituzionale. L’unico nostro avversario è il virus. Le priorità credo che siano ben precise: che gli indennizzi arrivino presto. A marzo i sindaci italiani hanno distribuito quasi mezzo miliardo di euro di buoni pasto, quindi se si vuole si può far presto. Bisogna fare lo stesso con gli indennizzi a tutte quelle attività economiche colpite dalle nuove misure del Dpcm annunciate dal presidente Conte. Credo che a questi si debbano aggiungere anche indennizzi per le attività dello sport e della cultura. Anche per questo in consiglio comunale resenterò questo pacchetto di aiuti in parte già annunciati, in parte nuovi, che nel complesso ammontano a un milione e mezzo di euro. Gli ultimi soldi che ci sono rimasti per l’esercizio del bilancio di quest’anno andranno agli artigiani, ai commercianti, ai ristoratori ma anche al mondo sportivo e all’associazionismo culturali perché siamo consapevoli che con queste misure così restrittive l’unica cosa da fare è aiutare concretamente e subito. Distribuiremo nell’arco di 60 giorni queste risorse”.
Infine, la questione dei controlli. “Col nuovo Dpcm la mia ordinanza è di fatto superata – dice il sindaco – le misure che avevamo preso d’accordo con la prefettura e la questura per ora hanno funzionato, dal momento che venerdì e sabato non si sono manifestati problematicità particolari, e quindi ora ci impegneremo pr rimodulare i controlli. Mercoledì ci sarà un nuovo Cosp. Credo che si dovrà tornare alle modalità di marzo e aprile, con la presenza delle forze dell’ordine e della polizia municpale su tutto il territorio”. A proposito dei controlli (il riferimento è al caso, avvenuto in questi giorni, di una donna che ha rifiutato di indossare la mascherina ed è stata portata via dai vigili, un video sul fatto è stato postato in rete) il sindaco, parlando di “linciaggio sui social”, ha voluto esprimere vicinanza agli agenti “che si stanno impegnando con il massimo delle energie e della dedizione e che sono stati oggetto in queste ore di un vero e proprio linciaggio mediatico solo perché hanno cercato di far rispettare le regole verso una persona che si rifiutava chiaramente di indossare la mascherina. A Firenze non c’è nessun tipo di militarizzazione, i nostri agenti si comportano con grande buonsenso, ma è chiaro che di fronte a ripetute insistenze e resistenze a indossare la mascherina, misura fondamentale per la salute dei cittadini, gli agenti devono intervenire. Perché se vince la regola di chi alza la voce e di chi si rifiuta di applicare queste regole, allora noi non gestiamo più niente”.