Firenze – Potrebbe essere, ormai in molti lo pensano e i numeri sembrerebbero positivi: la Toscana potrebbe ritrovarsi il 7 gennaio in zona gialla. Al momento non si può affermare con certezza, visto che la decisione resta in mano alla cabina di regia del monitoraggio regionale, che dovrà mettere a confronto i dati toscani con i 21 paletti enucleati per decidere il colore, ma la probabilità ad oggi rimane alta: allo scadere del rosso Natale, in vigore fino al 6 gennaio, è possibile che la Toscana si trovi a mettere in atto le misure meno pesanti di contenimento della pandemia.
Intanto resta in vigore su tutto il suolo nazionale il decreto di Natale, che prevede zona rossa fino all’Epifania compresa. L’unica giornata in arancione è prevista lunedì 4, quando ci si potrà spostare senza autocertificazione solo all’interno del proprio Comune di residenza, con l’eccezione dei residenti che si trovano in Comuni sotto i 5mila abitanti, che potranno sconfinare per un raggio di 30 chilometri. Negozi aperti, ristorazione e bar solo per asporto. Al 7 gennaio torneranno a scattare le zone a colore, che rispetteranno la situaizone vigente prima del lockdown natalizio. Tuttavia, anche in questo caso la certezza non è di questi tempi: infatti, dato l”andamento del cntagio, regioni che si trovavano in giallo potrebbero ritrovarsi ross. Il rischio è alto in particolare, visti i numeri, per Veneto, Calabria e Liguria, a fronte dello sforamento (dati ISS) del valore Rt, che è maggore rispetto a 1.
Ricordiamo che, se la Toscana guadagnerà la zona gialla, sono consentiti gli spostamenti in tutto il territorio regionale senza autocertificazione e anche quelli fra Regioni con lo stesso colore (giallo). Resta fermo il divieto di trovarsi fuori casa dalle 22 alle 5 del mattino, ovviamente al netto dei soliti motivi di salute, lavoro o necessità. Mentre i bar e i ristoranti potranno rimanere aperti fino alle 18, con aspoerto fino alle 22, i centri commerciali osserveranno la chiusura nei giorni festivi e prefestivi. Aperte invece farmacie, parafarmacie, alimentari, tabacchi e edicole. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema, mostre e musei.