Covid all’autoparco, Usb: “Basiti dalla leggerezza dell’amministrazione”

Firenze – Una nota dell’Unione sindacale di Base rimette al centro dell’attenzione un problema già affrontato su queste pagine (vedi https://www.stamptoscana.it/positivi-allautoparco-cobas-nessun-protocollo-per-tutelare-lavoratori-e-utenza/), vale a dire il tema del covid nell’ambito dell’attività di autisti e operatori dell’autoparco comunale. “In questo periodo in cui il virus sta riprendendo piede ed il numero dei contagi cresce  quotidianamente, siamo basiti dalla leggerezza con cui l’Amministrazione Comunale  stia affrontando il contagio da covid-19 del collega dell’autoparco comunale (così  come segnalato dall’OS Cobas), a cui si aggiungono altri due colleghi in attesa di  tampone per sintomi compatibili. Ad oggi non ci risulta nessun intervento tempestivo  e mirato a tutela sia dei propri dipendenti che degli utenti di questo servizio  essenziale, che il Comune di Firenze è chiamato ad assolvere”. 

Continua la nota: “A riguardo ci preme sottolineare che trattandosi di un autista del servizio scolastico,  per bambini dai 6 agli 11 anni, per le caratteristiche intrinseche nel proprio ruolo è  entrato in contatto oltre che con gli utenti anche con il personale del servizio  scolastico stesso, con evidente rischio di contagio e conseguente diffusione del virus.  A questo si aggiunge, per nostra conoscenza, almeno un nuovo caso di positività  riscontrato in altra sede di sevizio, dove anche qui si è disposto alla meno peggio una  soluzione”. 

Dunque, ribadisce la nota dell’Usb, “visto il crescere anche nella nostra città, ed anche sui luoghi di lavoro compreso il  nostro ente dei contagi, riteniamo del tutto incomprensibile ed ingiustificabile che  non sia stato adottato nessun adeguato protocollo anticontagio per gestire  l’emergenza e che piuttosto si stia proseguendo nell’attività come da routine,  omettendo le dovute tutele nei confronti del personale comunale, degli utenti e di tutti  coloro che potrebbero diventare dei probabili contatti diretti”. 

Inoltre, “Richiamando la responsabilità del datore di lavoro in merito alla sicurezza e salute  sui luoghi di lavoro, come da Testo Unico (Dlgs 81/2008), ricordando poi che in un  contesto epidemico le norme sull’incolumità pubblica contenute sia nel Codice Civile  che Penale, siamo richiedere un intervento immediato per fronteggiare la situazione  di cui sopra e per scongiurare il dilagarsi dei contagi, riservandoci di intervenire in  caso di inadempienza”.  

Infine, dall’Usb si richiede anche “che sia data immediata informazione di tutti i casi ai  Rappresentanti Lavoratori alla Sicurezza, perché non è perdonabile in questa  situazione emergenziale alcuna leggerezza”. 

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