Covid, primo passo verso un’intesa sui tamponi dai medici di famiglia

Firenze – Una prima intesa tra l’Ausl Toscana Centro e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fimmg è stato raggiunto. Un primo passo che riguarda l’esecuzione del tampone nasofaringeo per infezione da Covid- 19 da parte dei medici di famiglia attivi nei territori della stessa Ausl; si tratta del tampone tradizionale e non di quello rapido, che sarà invece a disposizione secondo definizioni future. Ciò, spiega la stessa Ausl, “permetterebbe una diagnosi differenziale dei casi sospetti da quelli con sindrome influenzale ed ha lo scopo di ridurre i tempi di attesa della diagnosi e la riduzione delle liste di attesa ai servizi territoriali”.

Sulla questione è intervenuto per chiarire la natura dell’intesa il responsabile del sindacato provinciale dei medici di famiglia (Fimmg) Vittorio Boscherini, che puntualizza che non è stato concluso un accordo, ma è solo stato dato, da parte del Fimmg, l’assenso a una sperimentazione fatta da due aggregazioni fnzionali territoriali dove c’è la compresenza di più professionisti. Un primo passo per procedere nella definizione di un percorso che potrebbe portare a fare i tamponi molecolari in strutture dedicate.

Sl punto, dopo le polemiche sollevate dall’annuncio dell’Ausl Toscana Centro, la stessa azienda precisa: “L’intesa raggiunta tra l’Ausl Toscana Centro e l’organizzazione sindacale FIMMG è un accordo propedeutico nell’ambito del quale verranno attivati specifici progetti sperimentali a livello locale.

Ad oggi sono state presentate le prime progettualità da alcuni medici di famiglia di due aree territoriali dell’Ausl Toscana Centro, presso alcune AFT,  (aggregazioni funzionali territoriali) quella di Sesto Fiorentino e di Montelupo, Limite e Capraia, Vinci.  L’azienda sanitaria auspica sia possibile avviarne  ulteriori. L’accordo riguarda l’esecuzione del tampone molecolare (tradizionale) e non di quello rapido, presto disponibile. Saranno ricercate strutture ad hoc a livello territoriale, rifornite di personale e dispositivi di protezione individuale per offrire  il servizio in totale sicurezza.  Le persone a cui verrà effettuato il tampone saranno individuate dal medico di famiglia”.

“La partecipazione ai progetti da parte dei medici di famiglia è assolutamente su base volontaria. Si ricorda che la responsabilità e la decisione in merito alla effettuazione dei tamponi sono del medico. Anche al fine di garantire la sicurezza rispetto al rischio di contagio, non è permesso che i cittadini si rechino a fare richiesta di tamponi presso gli studi medici, senza preventivo contatto telefonico ed autorizzazione del proprio medico”.

 

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