Prendiamo una famiglia di tre persone con un reddito medio di 32mila euro lordi all’anno. Le ultime due manovre – l’ultima del governo Berlusconi (per un valore di 2.031 euro a famiglia) e quella “lacrime e sangue di Monti (1.129 a famiglia) – determineranno una diminuzione dei consumi del 7,6%.
E’ la costante erosione del potere d’acquisto e di conseguenza dei risparmi uno degli effetti più gravi della crisi. Una caduta che potrebbe avere effetti gravissimi per le famiglia, in particolare quelle monoreddito: nel caso il reddito percepito sia di 1.500 euro al mese la diminuzione del potere di acquisto è pari a 324 euro l’anno. Nel caso il reddito percepito sia di 2.000 euro al mese la diminuzione del potere di acquisto è invece pari a 432 euro l’anno.Le voci che compongono l’aumento delle spese interessano i tagli agli enti locali, l’aumento dell’ Iva, l’introduzione dell’Imu sulla prima casa, sull’ accise per la benzina, sull bollo per i depositi bancari e sull’addizionale regionale.
Una miriade di nuove tasse e di aumenti che potrebbero avere effetti catastrofici se non ci sarà un aumento dei salari. Insomma, è un quadro preoccupante quello tracciato da Federconsumatori Reggio Emilia che nel 2011 ha visto aumentare in modo esponenziale le richieste di aiuto: nell’anno che volge al termine i contatti sono stati ben 16mila, 1.000 in più rispetto al 2010, con un incremento delle pratiche che sono passate da 865 del 2010 a 1130 nel 2011 (265 pratiche in più rispetto all’anno 2010).
“L’incremento dei consumatori che si sono rivolti ai nostri sportelli – afferma il presidente di Federconsumatori Giovanni Trisolini – ci consente di avere un quadro piuttosto preciso della situazione in provincia di Reggio. Sono sempre di più le famiglie in difficoltà e le ultime due manovre hanno portato da una parte ad un aumento del costo della vita, dall’altra alla perdita del potere di acquisto”.
Una perdita di potere d’acquisto che secondo i dati Istat equivale a circa un mese di spesa alimentare di una famiglia. O, facendo altri esempi, è come se una famiglia dovesse rinunciare alla spesa annua per il pane o per la verdura fresca.
Per fare fronte all’emergenza, a Reggio Federconsumatori nel corso del 2011 ha ampliato la sua presenza sul territorio con l’apertura di 6 sportelli in più, inoltre si è dotata di un sito internet, un account Facebook e un blog che sarà gestito dagli studenti del Bus Pascal. Strumenti che serviranno a fornire consulenza ma anche per prevenire le truffe, che negli ultimi anni hanno fatto registrare una preoccupante impennata.