Sono all’insegna dell’ecumenismo politico i primi passi da segretario di Andrea Costa uscito vincitore dal congresso del Pd reggiano. Il sindaco di Luzzara nei giorni scorsi ha infatti scritto una lettera al suo principale sfidante, Giammaria Manghi, che suona come un appello all’unità ai “renziani” locali in vista dell’incontro che c’è stato venerdì pomeriggio nella sede del parito. Incontro giudicato dal segretario provinciale “positivo – poiché spiega Costa – i punti posti da Manghi, Andrea Capelli e Andrea Tagliavini nel corso dell’incontro, hanno trovato ampia soddisfazione. Infatti questi o erano già presenti nei nostri intenti oppure già previsti dall’accordo con Roberta Ibattici”. Prove generali di unità, dunque, in vista delle primarie dell’8 dicembre che rischiano di avere pesanti ripercussioni anche a Reggio.
“Caro Giammaria – scrive Costa – dopo le occasioni di confronto che abbiamo avuto ed in vista del vostro incontro previsto per questa sera ho creduto – nell’ottica di aiutare il vostro lavoro di confronto – che potesse essere utile scriverti per rinnovare ancora una volta l’auspicio di giungere ad una gestione unitaria dell’Unione Provinciale di Reggio Emilia, che coinvolga profondamente anche l’area che rappresenti e che sappia quindi rappresentare il corretto strumento per affrontare il percorso dei prossimi mesi, dalle primarie nazionali, alle amministrative, alle elezioni europee. Crediamo che debbano avere spazio e gambe nell’iniziativa politica dei prossimi mesi anche le idee e le persone che rappresenti: vogliamo davvero andare avanti insieme, e crediamo che questa sia una raccomandazione che ci rivolgono tutti gli iscritti del partito democratico reggiano”.
Costa elenca poi una serie di temi “caldi” che hanno infiammato il dibattito negli ultimi mesi: “Voglio citarli, nell’ottica di quella trasparenza e di quel bisogno di concretezza che la nostra gente invoca: En.Cor., le politiche di smaltimento dei rifiuti – Poiatica -, la questione Fiere di Reggio, la questione del “magazzino formaggi”. Si moltiplicano anche le questioni legate ai problemi di una crisi economica che ci attanaglia sempre di più. Su queste questioni dal territorio invocano un confronto e una presa di posizione che non può essere, semplicemente – per come interpreto io il PD -, quella del segretario, ma quella del partito. E non è possibile organizzare un confronto vero senza avere insediata la Direzione Provinciale e l’Esecutivo”.
Il neosegretario lancia l’appello all’unità anche in vista delle primarie dell’8 dicembre: “C’è un apparato organizzativo enorme da mettere in campo, e se davvero condividiamo l’obiettivo che un’ottima partecipazione alle primarie è il principale obiettivo che il PD deve porsi per il proprio bene, è necessario partire presto anche con il lavoro che il partito può e deve fare in questo senso”.