Costa: “A Festareggio la politica la fanno le persone”

Il segretario provinciale Pd racconta le “sue” Feste dell’Unità e richiama la coesione nel partito

Prosegue a ritmo serrato la staffetta tra le Feste dell’Unità della provincia, che dallo scorso marzo ha coinvolto una quarantina di circoli del territorio reggiano. Dal 20 agosto il testimone passa alla Federazione provinciale del Pd, con il grande ritorno di Festareggio che proprio ieri è stata indicata dal segretario nazionale Matteo Renzi come una delle sue prossime tappe, «in una situazione meno informale per una visita in città e un’iniziativa in festa», come ha assicurato ad Andrea Costa che ne ha immediatamente parlato con il sindaco Luca Vecchi e con il presidente regionale Stefano Bonaccini.

 

In questi giorni la cittadella del Campovolo si ripopola di volontari, pronti a offrire a tutti i reggiani 22 serate – fino al 13 settembre – a base di grandi live, incontri con importanti esponenti della politica e della cultura nazionale e momenti spensierati di convivialità.

«Festareggio è possibile solo grazie alle migliaia di volontari infaticabili ed entusiasti che ogni anno arrivano al Campovolo da tutta la provincia – commenta il segretario Pd, Andrea Costa. – È solo per merito della forza aggregante del grande fiume del volontariato reggiano che oggi, come sempre e più di sempre, possiamo realizzare una Festa “grande così”», come recita lo slogan scelto per comunicare l’edizione 2015 dell’evento più importante e atteso dell’estate reggiana.

È inevitabile domandarsi se una festa di tali dimensioni sia ancora attuale, in un momento di crisi economica e disaffezione generale per la politica. «È una scommessa che siamo convinti di vincere – è la risposta di Costa. – Festareggio da quest’anno ha un nuovo direttore: Paolo Cervi ha 30 anni, l’età della festa, e averlo scelto significa fare i conti con il nostro tempo, dando fiducia a una generazione capace di portare energia e visione in questa piccola città di 150mila metri quadri». Accanto ai giovani ci sono le donne e gli uomini che di Festareggio hanno fatto la storia, con la loro esperienza e la generosità di sempre. «Una storia che non dobbiamo e non vogliamo dare in alcun modo per scontata».

 

Le Feste dell’Unità viste da lontano suscitano stupore e ammirazione, e a viverle da dentro fanno quasi commuovere: «In questi mesi ho consumato le suole delle scarpe girando feste in tutta la provincia e continuando a incontrare le persone – racconta il segretario Pd – Angela di Campagnola mi ha insegnato a fare i coni gelato, Vanna di Villalunga e Maddalena di Cavriago mi hanno svelato il segreto della pastella del baccalà, Libero di Albinea mi ha mostrato la presa del cavaliere sulla pista da ballo. Faccio questi esempi per dire dell’occasione straordinaria che sono queste feste. Fatico a percepire altrove l’aria di condivisione e parità che si respira nelle cucine, nei cantieri e negli uffici di ogni festa del Pd. Voglio dire grazie a tutti, in bocca al lupo per la chiusura di Villalunga, del Festival d’Enza a Bibbiano e della Festa di Mandrio, e buon lavoro a Brugneto e Castellarano che stanno per iniziare la loro avventura».

 

Il programma culturale e politico sarà “svelato” il 18 agosto nel corso di una conferenza stampa cui prenderanno parte il segretario regionale Paolo Calvano e probabilmente Micaela Campana responsabile nazionale Welfare: «Abbiamo provato a far lievitare l’offerta dell’intrattenimento – dichiara il segretario Pd – riportando in Festa la grande musica internazionale, con la scommessa di tornare a parlare con una generazione spesso lontana. Il cartellone degli eventi culturali ospita protagonisti di primo piano del panorama nazionale come Philippe Daverio, Lucio Caracciolo e Federico Rampini mentre nel programma politico compaiono sei ministri – tra cui Delrio e Boschi – e autorevoli interlocutori come Walter Veltroni, Roberto Speranza, Pierluigi Castagnetti e Vasco Errani. Fiore all’occhiello politico dell’edizione 2015 di Festareggio sono le due Feste nazionali di Sanità e Welfare. La scelta della segreteria di Renzi non è casuale: Reggio Emilia è una delle eccellenze sanitarie del paese», spiega Costa.

 

Reggio Emilia capitale della politica: «Una giornata in festa è fitta quanto un anno di attività di qualsiasi altra forza politica – prosegue il segretario – e Festareggio è l’unico luogo dove si può sia applaudire sia criticare senza uno schermo di mezzo. Qui da noi la politica non è una tribuna televisiva ma è prima di tutto politica delle persone, persone in carne e ossa che si confrontano senza barriere. Per questo nella cittadella di Festareggio da quest’anno ci sono due piazze, luogo di confronto per eccellenza. Un segno forte del fatto che abbiamo ricominciato a guardarci in faccia».

 

Sono tempi, questi, in cui nelle tende dibattiti il confronto si fa acceso e spesso le opinioni divergono, soprattutto quando si discutono le scelte politiche nazionali: «Siamo un partito che ancora parla e spesso lo fa ad alta voce ma sempre con un paio di comuni denominatori –  spiega Costa – Prima di tutto la passione e lo spirito costruttivo con cui ci viene consegnato ogni contributo, anche il più critico, dai volontari delle feste. E poi il fatto che, qualunque sia il punto di vista espresso, gli interventi si concludono comunque con “A ghè da far del bel e ster insem”.

A Festareggio “unità” non è una parola vuota: tenere tutti insieme è ciò che dobbiamo fare ed è il nostro contributo al partito nazionale. Il Pd ha il dovere recuperare un livello di coesione e serenità che permetta di discutere il merito delle questioni e di tenersi lontano da duelli all’ultimo sangue. La ripresa dei lavori parlamentari a settembre non deve diventare una sfida all’Ok Corral. Per questo a Festareggio non c’è spazio per le tifoserie, ma per il confronto sì: un grande partito è un partito più grande. Lo dicevamo con Renzi a Villalunga: si vada avanti ma senza perdere nessuno».

 

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