Firenze – Alcune centinaia di studenti, cinquecento o forse più, il corteo si snoda da piazza San Marco verso il centro. Un drappello tenta di entrare all’interno del liceo Galileo, in via Martelli nel centro di Firenze. Il tentativo comprende lo sfondamento del portone. Intervento delle forze dell’ordine, carica di alleggerimento, poi un’altra ancora, respingono i manifestanti. Il portone del Galilei è rimasto danneggiato, non si chiude. Non ci sarebbero contusi. Gli autori del blitz saranno identificati dalla Digos e denunciati.
L’episodio è accaduto intorno alle 11 di questa mattina. Le ricostruzioni dei ragazzi: “Calci?… “Loro” sono partiti subito”. Contusi? “Almeno uno, minorenne, un colpo alla testa”. E un altro alla gamba. In realtà, come spiega un comunicato diffuso in rete, ci sarebbe dovuto essere (nel corso della giornata) anche un presidio in cui si sarebbe tenuto un incontro “sulla repressione”, con un dibattito in solidarietà del processo (rimandato stamattina al 18 novembre) che si sta tenendo contro 86 indagati del movimento fiorentino. Intanto, la Rete degli Studenti Medi prende le distanze dall’accaduto: “La Rete degli Studenti Medi di Firenze ha subito preso le distanze – si legge in una nota diffusa dalla Rete – ritenendola un’azione di vandalismo insensato, che niente aveva in comune con le rivendicazioni proposte dal corteo. Così facendo la Rete degli Studenti Medi avanzava con le restante parte degli studenti del corteo fino a piazza Santa Maria Novella, dove si è svolta un’assemblea di piazza”. “È un’azione priva di senso e controproducente, che si discosta completamente dalle nostre rivendicazioni e dalle nostre idee, il cui risultato sono soltanto alcuni ragazzini ignari che si sono trovati travolti dalle cariche della polizia”, afferma Anita Fallani, cordinatrice della Rete degli Studenti Medi di Firenze, che aggiunge: “È ingiusto che per l’azione di pochi irresponsabili, ci debbano rimettere molti studenti che erano scesi in piazza per i propri diritti”. E infine conclude: “Massima solidarietà e vicinanza nei confronti degli studenti feriti”.
“Una manifestazione per il diritto allo studio e contro la mercificazione della cultura introdotta con la riforma Renzi, che ha promosso lo smantellamento di molti diritti sociali legati all’istruzione e al lavoro, portando avanti politiche di aumento della precarietà e di peggioramento delle condizioni di vita per grandi fette della popolazione”, è ciò che diffondono, a commento di quanto accaduto, su Facebook gli ‘Studenti Universitari Autorganizzati'”.
La manifestazione era iniziata stamane alle 9: in centinaia hanno risposto all’appuntamento, perché questa generazione “c’entra” con tutto ciò che le capita sulle spalle, come dicono manifesti e volantini: diseguaglianze, differenti opportunità, “scuola di classe” e infine, precarietà. E’ questo, soprattutto, ciò che avvertono i ragazzi che questa mattina, dalle nove, sono confluiti in piazza San Marco a Firenze per prendere parte alla manifestazione nazionale studentesca che vuole far sentire le voci degli studenti, che mai, o quasi mai, come spiegano alcuni ragazzi, arrivano alle orecchie di chi invece dovrebbe ascoltare. Di chi “fa le leggi, ma si scorda che si applicano alla vita della gente”. Alternanza scuola-lavoro ad esempio, spacciata per profonda novità ricca di potenzialità e invece ridotta a ulteriore peso sulle spalle degli studenti, senza che ci sia chiarezza nè sostegno anche economico nell’attuazione. Perché il rischio, dicono i ragazzi, “è ritrovarsi di nuovo alla divisione fra chi può permettersi le scuole da ricchi e una formazione ottimale, e chi rimane abbandonato nelle scuole pubbliche, dove il tentativo è quello di dequalificare insegnamento, saperi, insegnanti, ecc”. In conclusione, la scuola perfetta per “una generazione precaria”. Il corteo è terminato, dopo i tafferugli, con un’assemblea pubblica in piazza Santa Maria Novella. Nuovo appuntamento, oggi alle 18, sotto la Prefettura in via Cavour. L’appello è lanciato da “Corteo Studentesco Caricato”.
Danni al portone, la preside del Galilei, spiegando che si tratta di danni “gravi”, provvederà a far entrare i ragazzi, domani, a scaglioni, dall’ingresso di piazza San Lorenzo.
Fra le prime manifestazioni di solidarietà agli studenti, quella di Rifondazione Comunista: “Grave che vicino a piazza Duomo le forze dell’ordine abbiano caricato il corteo a freddo, nello stesso giorno in cui è previsto anche il presidio in solidarietà agli imputati del movimento fiorentino.Giornalisti e redazioni spesso ironizzano sulla ciclicità degli appuntamenti di piazza, potremmo dire la stessa cosa rispetto ad un impianto repressivo che aumenta inutilmente la tensione, criminalizzando ogni dissenso e rimuovendo ogni possibilità di partecipazione (laddove con questa parola intendiamo qualcosa di diverso dal televoto e dai social network)”.
Foto: Silvana Grippi