Firenze – Il mancato rispetto dell’obbligo di deposito dei conti giudiziali non meraviglia nessuno, in quanto purtroppo, questo che è stato definito dal presidente della Corte dei Conti toscana Ignazio Del Castillo “un antico e sempre attuale strumento di controllo della gestione del denaro pubblico”, capita spesso che venga “dimenticato”. Un esempio, che Del Castillo fa nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, è proprio vicino vicino: “A titolo esemplificativo del mancato rispetto dell’obbligo di deposito dei conti giudiziali è sufficiente ricordare che il Consiglio regionale non ha mai depositato il conto del tesoriere del Consiglio stesso”.
Certo, vi sono mille ragioni per cui le amministrazioni pubbliche possono non ottemperare, non per propria precisa volontà all’obbligo di legge, ma rendendosi conto di questo, la sezione della Corte dei Conti toscana, assicura il presidente Del Castillo “è disponibile ad incontrare le amministrazioni che volessero spontaneamente assolvere all’obbligo per fornire loro assistenza”.
Inoltre, c’è il tema di giudizi per resa di conto, sui quali, informa Del Castillo, “devo segnalare quelli relativi ai conti dei gruppi consiliari della Regione Toscana. I diversi giudizi sono stati sospesi perchè la Regione ha sollevato conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale”.
Conclude il presidente della sezione giurisdizionale toscana, citando una sentenza della Cassazione: “Indipendentemente dalla natura dei rendiconti amministrativi o di conti giudiziali dei rendiconti dei gruppi consiliari la gestione dei fondi pubblici erogati ai gruppi consiliari della Regione è soggetta alla giurisdizione della Corte dei conti”.