Firenze – Cosa succederà all’immobile recentemente sgomberato di Viale Corsica, e se davvero il Comune abbia titolo per occuparsene, oggi in consiglio comuale, su question time del consigliere pentastellato Lorenzo Masi, è l’assessora all’urbanistica Cecilia Del Re a chiarire la ridda di ipotesi affacciatesi in questi giorni in città.
“Con una determinazione dirigenziale del 28 aprile 2016, la numero 2657, la direzione urbanistica del Comune di Firenze ha accertato e contabilizzato una somma pari a 1 milione e 520 mila euro, a seguito dell’escussione delle polizze fideiussorie consegnate dalla Società Iniziativa M&M srl in adempimento della convenzione del 6 aprile 2001 trascritta a Firenze il 4 maggio 2001 al numero 10217 – spiega l’assessora – L’escussione in questione riguarda sia l’importo destinato all’asilo, che l’importo destinato al locale polifunzionale, oltre a interessi. Queste somme sono state destinate, negli esercizi successivi, alla realizzazione di opere pubbliche, il luogo dell’asilo dell’Arcovata, che ha ricevuto un ulteriore finanziamento specifico da convenzione urbanistica. Per quanto riguarda il tema della cessione al Comune di Firenze, ai sensi dell’art. 1, comma 1, lettera D della convenzione in questione, la società Iniziativa M&M srl si impegna per se’ e per gli aventi causa a realizzare e a cedere in proprietà all’amministrazione comunale le seguenti opere di urbanizzazione, tra cui l’asilo nido, dalla superfice lorda di 384 metri quadri circa, da realizzarsi in parte mediante ristrutturazione dei locali posti al piano terra dell’edificio, dei numeri civici 81 e 83 di Viale Corsica, della superficie lorda di metri 243 circa, ed in parte mediante ampliamento del medesimo, per un’ulteriore superficie lorda di circa 141 metri quadri, corredati dal giardino albrato della superficie di 475 metri quadri”.
“Questo – continua Del Re – era ed è l’impegno inserito all’interno della convenzione di cessione di questi spazi da parte della società al comune di Firenze. Considerata l’occupazione e il recente sgombero – conclude l’assessora – ancora non è calendarizzata la cessione del bene”.
Per quanto riguarda la destinazione urbanistica, “per la quota in cessione dovrà mantenere una destinazione di servizio collettivo, trattandosi di opera di urbanizzazione secondaria”.