The voice di “Parole di vita” (trasmissione che ne ha fatto per anni una delle voci più conosciute della radio italiana) e il teologo esperto di bioetica. Al secolo i monsignori Massimo Camisasca e Livio Melina, milanese 66enne il primo, nato ad Adria 60 anni fa il secondo. Sono gli ultimi due nomi che circolano con una certa insistenza nel toto-vescovo che da mesi “appassiona” gli ambienti curiali ed ecclesiastici. Entrambi vicini a Comunione e liberazione, le loro candidature raggiungono quelle già datate (ed anticipate dalla nostra testata) del vescovo di Imola Tommaso Ghirelli, di quello di S.Marino-Montefeltro Luigi Negri e del rettore del collegio Capranica di Roma mons. Ermenegildo Manicardi.
In realtà il successore del vescovo Adriano Caprioli, che il prossimo 16 maggio compirà 76 anni, sarebbe già stato scelto. Ma la Chiesa reggiana è riuscita finora a mantenere, almeno ufficialmente, il top-secret dando inevitabile sfogo alla girandola di nomi che si ipotizzano. Più divulgatore del collega Melina, Camisasca è anche un esperto saggista con propensione ai problemi della famiglia. Mentre monsignor Melina è considerato uno dei massimi esperti nazionali di teologia morale.
Il conto alla rovescia è comunque iniziato anche perché ogni data, per l’annuncio, è buona. Forse già il 16 maggio quando appunto si festeggeranno contemporaneamente le 76 candeline di Caprioli e le 90 del vescovo emerito Paolo Gibertini. La prima, spinosa questione che il nuovo vescovo dovrà affrontare sarà quella della Comunità sacerdotale Familiaris consortio (riconosciuta come associazione pubblica di chierici l’8 dicembre 2008), una specie di mini-chiesa nella chiesa, con Unità pastorali e nuovi sacerdoti al suo interno. Una comunità che ha chiesto vita comune e formazione specifica già dal marzo del 2000 e che è sempre stata una spina nel fianco per la Curia locale. Ufficialmente il loro Statuto varrà per altri tre anni e recentemente è stata inaugurata la cappella Ecce Mater. Ma il vescovo entrante potrebbe già pensare da liquidatore di questa esperienza