Il vice questore aggiunto della questura di Bologna Giovanni Preziosa, dirigente del commissariato di polizia Santa Viola ed ex assessore alla Sicurezza della giunta Guazzaloca, è stato arrestato martedì mattina alle sette nella sua abitazione dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Venezia.
L’arresto è stato effettuato nell’ambito dell’inchiesta Baita che lo scorso marzo ha portato in carcere i vertici della Mantovani, il colosso di costruzioni impegnato in Laguna per la realizzazione del Mose, per una maxi evasione fiscale, presunte tangenti e fondi neri.
Preziosa, già perquisito a marzo nell’ambito della stessa inchiesta, è accusato di corruzione, accesso abusivo al sistema informatico, rivelazione di segreti d’ufficio e peculato. Secondo la Procura veneta, dietro compenso di denaro avrebbe fornito agli indagati informazioni riservate sullo stato delle indagini e sulle mosse degli inquirenti. Insieme a lui è stato arrestato anche il titolare emiliano di un’agenzia attiva nel campo della sicurezza che per gli inquirenti era il tramite tra la Mantovani e Preziosa.
Il questore di Bologna Vincenzo Stingone si è limitato a ribadire la “massima fiducia nell’autorità giudiziaria”, come aveva già fatto quando era circolata la notizia dell’indagine sul dirigente. Stingone ha anche confermato, rispondendo ad una domanda, che, considerata la posizione processuale, Preziosa è stato sospeso dal servizio in via cautelare.