Firenze – Come anticipato su queste pagine nella scorsa settimana, parte la campagna per la ricontrattazione dei canoni di affitto in tempi di pandemia. Del resto, in Toscana, sono oltre 150mila persone in difficoltà con l’affitto. La proposta di Cgil e Sunia Toscana è “Ricontrattare i canoni e creare un fondo affitto per l’emergenza con soldi della Regione”.
“Sono bastati venti giorni per sconvolgere il quadro sociale di questa regione e di questo paese, attaccato dal coronavirus – si legge nella nota di Sunia e Cgil – l’impatto dell’epidemia sulle attività lavorative si fa sentire in tutta la sua crudezza: la paura di perdere la casa, di non riuscire a pagare l’affitto, diventa un fantasma spaventoso per le tante famiglie toscane, che si trovano a dover affrontare una crisi dal futuro incerto”.
In questi giorni stanno arrivando al sindacato tantissime richieste da parte di persone che manifestano la loro difficoltà a pagare il canone di locazione, preoccupate di non riuscire nei prossimi mesi a fronteggiare il problema economico e di ritrovarsi in una situazione di morosità. “Il nostro centralino squilla in continuazione in questi giorni. Le richieste d’aiuto si susseguono – dice Laura Grandi, segretaria del sunia della Toscana – soprattutto da parte delle tante famiglie che lavoravano per i servizi legati al turismo e che adesso si vedano un periodo di grandissima difficoltà. La domanda è la solita: come faremo a pagare l’affitto?’.
Le soluzioni per affrontare questo tsunami per tantissime persone non può che avere soluzioni immediate, che siano in grado di non far sprofondare le famiglie nella disperazione. In Toscana saranno oltre 150.000 le famiglie che dovranno fare i conti con questo problema, soprattutto per quelle che sono situate nelle città d’arte, le più colpite dalla chiusura delle attività commerciali legate al turismo.
La parola d’ordine deve essere ‘Ricontrattiamo gli affitti’: una prassi, ricorda la nota, già sperimentata nella crisi economica del 2009 e prevede una revisione del canone di locazione per un breve periodo, con l’accordo delle parti in causa. “Un sistema valido per evitare le morosità – dice Grandi -, una soluzione che vuole calmierare temporanemente gli affitti. Un meccanismo senza costi aggiuntivi per le parti, che i sindacati sono in grado di compiere velocemente. Forse è il caso di mettere in campo una soluzione del genere per evitare un boom degli sfratti per morosità”.
Altro strumento importante e fondamentale sarebbe un intervento straordinario dello Stato e della Regione per stanziare un fondo affitti/coronavirus. “Un contributo d’emergenza – dice Maurizio Brotini, segretario cgil Toscana – che il Governo centrale potrebbe prevedere per intervenire immediatamente nelle situazioni di difficoltà economica. Ma chiediamo anche che la Regione Toscana intervenga in tal senso, creando un istituto che eroghi contributi in aiuto all’affitto, per poter intervenire immediatamente ed evitare le morosità”.
“Sono due punti importanti, che se attivati subito potrebbero fare la differenza – concludono Brotini e Grandi – ricontrattazione affitti e intervento urgente della Regione Toscana per un fondo affitti destinato alle ‘vittime economiche’ della pandemia”.