Firenze – Al via la dematerializzazione delle ricette rosse. Dal 4 aprile è possibile inviare per sms anche tutte le categorie di farmaci destinati prevalentemente a pazienti affetti da patologie croniche. La Regione, dopo avere attivato prima in Italia l’invio della ricetta dematerializzata via sms sul cellulare dei pazienti, e aver esteso il servizio anche ai medici specialisti (per un totale di 450.000 ricette), completa oggi l’offerta per tutti i cittadini, attivando anche l’invio delle cosiddette ‘ricette rosse’.
“Con questo intervento abbiamo ampliato la possibilità di ridurre al massimo gli spostamenti verso gli ambulatori dei medici, accogliendo le richieste di numerosi pazienti fragili, ma anche dei medici e del personale degli ambulatori”, ha dichiarato l’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi. “Alcune categorie di pazienti ricevevano, già dal 16 marzo scorso, il messaggio sms per i farmaci prescritti su ricetta dematerializzata, ma dovevano comunque uscire di casa per andare a ritirare la ricetta rossa negli ambulatori come previsto dalla normativa nazionale. In seguito al lavoro congiunto di alcune Regioni italiane, tra cui la Toscana in prima fila, con il Ministero dell’economia e delle finanze e con Sogei, è stata accolta d al governo centrale la richiesta di dematerializzare anche le ricette rosse, la cosiddetta dpc, e con l’ Ordinanza 651 del capo del dipartimento della Protezione Civile del 19 marzo scorso, tutto ciò è stato finalmente reso possibile”.
Grazie al lavoro congiunto del settore Sanità digitale e innovazione e del settore Politiche del farmaco e dispositivi, sono stati adeguati tutti i sistemi centralizzati di Regione Toscana, ma anche i programmi software delle farmacie. Per sms è, dunque, possibile inviare da oggi anche tutte le categorie di farmaci destinati prevalentemente a pazienti affetti da patologie croniche quali i farmaci soggetti a piano terapeutico (antidiabetici, ematologici, anticoagulanti, farmaci per la bpco) oppure tutti i farmaci erogati dalle farmacie aperte al pubblico nel canale della distribuzione per conto (dpc) come le eparine, gli antipsicotici, i neurolettici, gli anti-parkinson, gli anti-alzhemeier egli anti-rigetto, nonché l’ossigeno gassoso terapeutico.
Secondo i dati costantemente monitorati da Andrea Belardinelli, responsabile del settore Sanità digitale e innovazione, sono già 752 le farmacie (su un totale toscano di 1265) che a oggi hanno utilizzato le credenziali di Sogei per erogare i farmaci con la nuova modalità. “Sempre stamani – ha affermato Belardinelli – sono già state lavorate 2039 ricette elettroniche corrispondenti alle vecchie ricette rosse”.