Firenze – “Non c’è alcuna volontà da parte mia di escludere i laboratori privati accreditati dalla partecipazione allo sforzo di fronteggiare l’emergenza da Covid-19 effettuando quanto più possibile test e altri tipi di analisi. Stamani ho avuto modo di incontrare alcune rappresentanze e un gruppo di titolari di laboratori, ai quali ho riferito che per noi è assolutamente importante definire un ordine di priorità nell’effettuazione dei test ed evitare che ci siano dispersioni, fughe in avanti, iniziative al di fuori di uno studio epidemiologico fine a sé stesse e controproducenti”.
Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, precisa gli orientamenti della Regione sul concorso dei privati all’attività di analisi nell’attuale fase di emergenza sanitaria contro l’epidemia.
“Chi vorrà – prosegue – potrà dunque aderire ad una convenzione-quadro regionale, proporre le proprie capacità produttive, naturalmente a prezzi equi, e noi di volta in volta concorderemo con loro i settori verso cui indirizzare l’iniziativa, stabilendo di volta in volta se essa sarà a carico del Servizio sanitario regionale o dei settori privati che richiedono di fare test”.
“Abbiamo concordato che nella giornata di domani discuteremo in modo più puntuale della convenzione-quadro e intanto – conclude Rossi – ho chiesto agli uffici regionali di scrivere un nuovo avviso-manifestazione d’interesse, rivolto a tutti gli operatori accreditati, che nella giornata di domani firmerò”.