Il pressing è iniziato, sia fisicamente che sotto forma di nota stampa. Dopo l’incontro tra il management di Coopsette e i soci al Kaleidos di Poviglio, decine e decine di uomini e donne hanno tenuto un presidio davanti al quartier generale della Lega delle Coop a Reggio. Per chiedere un sostegno economico, sia a favore dei soci-lavoratori, il cui destino è sempre più incerto, sia dei soci-sovventori (12 milioni di euro investiti) i cui risparmi rischiano grosso. Una delegazione è poi stata ricevuta dal presidente Lega coop Emilia Ovest, Andrea Volta.
Intanto arriva anche un duro attacco al sistema “degenerato” della cooperazione da parte del segretario provinciale Pd Andrea Costa e dei sindaci della val d’Enza: ““Le imprese cooperative, di qualsiasi dimensione siano, non sono imprese private, non possono avere un solo ‘padrone’ e non devono dimenticarsi la solidarietà e il mutuo coordinamento all’interno dei luoghi di rappresentanza. Non possono vivere come un ‘fastidio’ i luoghi di confronto. Crediamo che per troppo tempo in certe imprese cooperative si sia peccato di un eccesso di autonomia: dai luoghi di rappresentanza, dalle istituzioni, dal territorio, dai soci lavoratori”. In sostanza, si sarebbe totalmente distorto negli anni il rapporto tra economia e politica a favore di “soluzioni liberiste” di stampo del tutto privatistico. Un attacco diretto a Fabrizio Davoli e ancor prima a Donato Fontanesi.
Sul fronte legale si attende la decisione del Ministero sulla procedura di liquidazione coatta amministrativa che risparmierebbe ai dirigenti eventuali guai penali. Ma si aprirà comunque il capitolo del capitale sociale “salvabile” e risarcibile in una misura percentuale presumibilmente molto inferiore al capitale di partenza, come già avvenuto con Orion e Cmr. Mercoledì la grave partita arriva sul tavolo della Regione.