Firenze – Si apre con un raduno di tutti i cooperanti, il 2016 di COSPE: dal 7 al 9 gennaio circa 30 espatriati e responsabili delle sedi estere dell’associazione si incontreranno all’istituto Gould di Firenze insieme ai colleghi delle sedi italiane (Firenze, Bologna, Padova, Ancona e Genova) e ai volontari.
E’ la prima volta negli ultimi 10 anni che COSPE organizza un’occasione di incontro tra i collaboratori che lavorano in 23 diversi paesi del mondo e tutto il personale e i volontari italiani. L’obiettivo è condividere le nuove sfide che i cambiamenti climatici, i conflitti e i nuovi scenari internazionali pongono e darsi nuovi piani di lavoro per i prossimi due anni sui temi su cui COSPE lavora da più di trent’anni: diritti delle donne, la protezione dell’ambiente, il diritto al cibo e all’acqua e la promozione dell’interculturalità.
“Un’occasione unica che abbiamo voluto con forza perché le relazioni tra la sede e le 23 sedi estere in tutto il mondo, siano sempre più strette e meno virtuali possibili – dice il neo presidente Giorgio Menchini , che a lungo nella sua vita è stato cooperante proprio per COSPE – e perché la nostra è un’associazione di persone che lavora con le persone e la dimensione umana e di incontro è fondamentale oltre che arricchente sul piano professionale”.
In programma sessioni tematiche aperte su democrazia e partecipazione e sui cambiamenti climatici. Tra gli ospiti: Anna Lodeserto, ricercatrice ed esperta di politiche migratorie, Giovanni Ruffini, direttore di Amnesty international, Francesco Martone di Forest peoples programme.
COSPE, è un’associazione laica, senza scopo di lucro nata nel 1983 a Firenze. Ad oggi operiamo in 30 Paesi del mondo con circa 150 progetti a fianco di migliaia di donne e di uomini per un cambiamento che assicuri il raggiungimento della pace e della giustizia fra i popoli.