La lettera inviata dal presidente Adriano Turrini ai soci giustifica il rosso da 37 milioni di euro del bilancio 2017 di Coop Alleanza 3.0, mega colosso dei supermercati nato due anni dall’unione di Adriatica, Estense e Nordest, con la mole di investimenti effettuata specie nel 2017. Poi ristrutturazioni dei negozi, novità introdotte nell’organizzazione interna ed una concorrenza, specie in Emilia Romagna, sempre più agguerrita. Eppure il primo bilancio, quello datato 2016, aveva chiuso col segno bianco di un utile di 6,6 milioni di euro. Insomma la strada che porta ad un’ottimizzazione della fusione tra Bologna, Modena a Reggio, è ancora in salita.
Se le perdite sono ad oltre 37 milioni, le vendite superano di poco i 4 miliardi, con un calo dell’1,5% con picchi in alcune piazze storiche a Bologna, Modena e Ferrara tra i 2,3 ed 5,3%. Piange il carrello ed i dipendenti aumentano: sono oggi 22mila ed in continua crescita per effetto dei nuovi punti vendita mentre i soci sono in calo dopo la pulizia dei vecchi elenchi seppur se ne sono registrati 97mila nuovi di zecca. Nella recente lettera di Turrini anche le previsioni per il 2018 non sono rosee: si prevede infatti un risultato difficile ma con una netta inversione dell’andamento nella gestione caratteristica. A giorni partirà la complessa macchina del voto dei soci con quasi 200 assemblee dal 16 maggio al 7 giugno