Scoppia la bagarre in Consiglio comunale quando salta la discussione sulle quattro mozioni sulla sicurezza presentate dai civici Cinzia Rubertelli e Cesare Bellentani. Il tutto sotto gli occhi, per certi versi allibiti, di alcuni rappresentanti del comitato Reggio Civitas, quello di via Melato per intenderci, che s’aspettavano una discussione nel merito. Qualche “mal di pancia”, tra i banchi dell’opposizione, inizia a serpeggiare quando la presidente del Consiglio Emanuela Caselli comunica l’assenza, giustificata da motivi di salute, dell’assessore alla Sicurezza Natalia Maramotti. Nulla quaestio sul punto. L’opposizione però avrebbe preteso, al posto della Maramotti, la presenza e la risposta del sindaco, ma Vecchi fa un passaggio in sala del Tricolore e se ne va, lasciando rispondere alle mozioni il vicesindaco Matteo Sassi.
La situazione precipita quando la maggioranza presenta una mozione d’ordine per accorpare le quattro mozioni in un unico dibattito. Nonostante la contrarietà dei civici, la mozione d’ordine viene approvata e la Rubertelli ritira le mozioni per ripresentarle in un’altra seduta. “Le ritiro – annuncia -, non c’è l’assessore di riferimento. Sono contraria all’accorpamento, ci sono temi che meritano una discussione singola. E’ l’ennesimo atto d’arroganza da parte della maggioranza”. Scoppia la bagarre, con maggioranza e opposizione che si rimpallano le responsabilità nella discussione che accompagna la mozione dei 5 Stelle – approvata poi all’unanimità – sull’abusivismo commerciale. “La giunta è un organismo collegiale”, ricorda il vicesindaco Sassi. Che non rinuncia a lanciare una stoccatina all’opposizione: “Se nel 2016 – dice – la Polizia municipale ha sequestrato 82 chili di droga e arrestato 14 persone vuol dire che qualche controllo lo si fa. E spiace sentire che non si ha a cuore la legalità quando questo Comune ha sequestrato un maneggio ai fratelli Brescia”.
Insomma, dice il vicesindaco, “se avete proposte, siamo disponibili a discuterne, ma non siano solo generici appelli a intensificare la collaborazione con le Forze dell’ordine”. Durissimo l’attacco dei 5 Stelle: “Oggi (ieri, ndr) in sala Tricolore si è chiarita la strategia del Pd sul problema sicurezza a Reggio Emilia: fuggire dal confronto. Nonostante la situazione di grande criticità in cui si trova la città e nonostante l’assenza giustificata dell’assessore Maramotti, il sindaco Luca Vecchi, pur presente in Comune, non si è fatto vedere in Consiglio comunale. Visti i recenti fatti di cronaca che dimostrano come Reggio sia sempre meno sicura, ci saremmo aspettati che il sindaco venisse a discutere le mozioni presentate sul tema sicurezza e a esporre le misure messe in atto per garantire ai cittadini di girare per strada senza pericolo”.
La maggioranza era pronta a discutere del tema sicurezza, assicura il capogruppo Pd, Andrea Capelli, “tanto che abbiamo depositato un nostro ordine del giorno ancora prima che cominciasse la discussione sui documenti. Ci viene spontaneo il dubbio che alle minoranze non interessi discutere dei problemi e cercare le soluzioni per i cittadini. Sono forse più alla ricerca di spazi di visibilità mediatica per la loro polemica politica di parte?”. Durissima la replica della Rubertelli: “La città brancola nel buio in tema di sicurezza e non solo. Non hanno idee e pretendono di dettare le regole sul lavoro degli altri. Questo atto di arroganza lo hanno imposto su un tema diventato ormai troppo scomodo. Vogliono dettare le regole, quando ormai è assodato che sono assolutamente inadeguati ad affrontare il problema”. L’esponente civica risponde anche a Sassi: “Siamo perfino stati accusati di non fare proposte… ci è stato detto che le ascolterebbero… ma se hanno sempre cassato ogni nostra proposta, e bocciato ogni urgenza, sostenendo che la sicurezza non era materia di urgenza!”.
Delusi i cittadini di Reggio Civitas seduti in balconata: “Speravamo che venissero affrontate le questioni. Mancavano sia il sindaco che l’assessore. I dati che ci vengono forniti (sul calo di alcuni reati, ndr) sono falsati perché la gente, esasperata, non sempre fa denuncia”.