Firenze – Conversazione con Laura Caramelli
Il prossimo 11 marzo Laura Caramelli esporrà le sue “Opere” che comprendono parte della produzione risalente ad un periodo particolare del suo passato, periodo in cui descrisse soprattutto la condizione sociale dell’uomo. Nonostante che Laura sia entrata in una nuova e diversa fase creativa, desidera ricordare e mantenere la memoria di quel periodo, i cui contenuti rappresentano un suo pensiero costante e duraturo nel tempo.
Laura a quando risalgono queste opere, a quale periodo si riferiscono?
Questa produzione inizia all’incirca nel 2009 e perdura fino all’inizio del 2016, sei anni di attività in cui ho sempre preso in considerazione ora l’omologazione dell’uomo, ora la condizione di disadattamento totale nella società e ho cercato di esprimere un potere incombente che non è possibile distruggere e abbattere. Si tratta indubbiamente di sensazioni negative, ma si intravede pur sempre una possibile risoluzione, in un modo o nell’altro, in forma di collaborazione o compartecipazione, ad esempio. Si tratta comunque di un periodo che ormai è chiuso perchè sono passata ad una fase un pò più “ludica”, più gioiosa.
Perché bisogna pur vivere
Esatto! Non posso più continuare a narrare l’impegno sociale e l’espressione del disagio sociale, perchè sento la necessità di vedere e raccontare anche la parte bella e solare dell’esistenza. Quindi lavoro sui colori e con i colori, mantenendo sempre due filoni, uno allegro e uno più di sintesi, l’uno che parla più di colori e l’altro che è espressione di colori.
Quindi non rinneghi il periodo precedente e questa è forse una sua evoluzione. Potresti dire due parole sulla tua nuova ricerca, sul lavoro in corso d’opera
Sì, si tratta proprio di un’evoluzione in cui dall’uso monocromatico del rosso e del blu o dell’argento sono passata all’uso di tutti i colori in modo quasi violento e aggressivo, ma che da maggiore respiro e intende esprimere soprattutto positività. Si tratta del passaggio dalla narrazione di un sociale negativo a quella di rinascita e crescita, soprattutto individuale, anche se non unicamente individuale..
Ho già portato a termine diverse opere in cui domina il colore, che ha la funzione di esprimere sentimenti e sensazioni. Lavoro con le mani, senza utilizzare strumenti come pennelli o matite e quello che mi interessa è proprio il contatto fisico con il pigmento sovrapposto sulla carta, con le dita. In questo modo posso sentire fisicamente il lavoro che sto facendo.
Ci lasci con la curiosità di vedere presto esposta anche questa tua nuova produzione. A presto allora!
- Contatti – email: lcaramel@libero.it ; sito web: lauracaramelli.it
- Mostra 11 marzo 2017
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