Contributo affitti, governo assente, il Comune arriva a 3 milioni di euro, fra fondi europei e regionali

Nardella: “Emergenza casa, siamo stati abbandonati”

Firenze – Contributi affitto, il governo latita del tutto ma il Comune trova le risorse per venire incontro ai cittadini schiacciati dal costo degli affitti; famiglie che, costrette dagli stipendi bassi, da lavori spesso al nero, da un licenziamento, da una diminuzione delle ore lavorative, da una grave malattia, da qualsiasi di quegli imponderabili accadimenti che convergono er restringere un reddito già basso, non riescono a pagare l’intero canone senza un aiuto. Una situazione, che, come già sottolinearono i sindacati degli inquilini all’annuncio da parte del governo dell’azzeramento delle risorse per il contributo affitto, è incubatrice di nuove morosità incolpevoli, nuovi sfratti, ulteriore appesantimento dell’emergenza casa.

La notizia la dà questa mattina il sindaco Dario Nardella con l’assessore alla casa Benedetta Albanese. Il contributo agli affitti subisce così un incremento che lo porta a tre milioni di euro, “grazie – spiega il sindaco – all’apporto che viene dai fondi del Pon Metro Plus e della Regione Toscana che metterà circa 193mila euro”. Un modo per sopperire a quello che Nardella chiama “l’abbandono da parte dello Stato. Ci hanno abbandonato su questo, sui contributi per riqualificare le case popolari, sulla battaglia degli affitti turistici brevi e anche sull’urbanistica non è che lo Stato ci sia di aiuto. Il governo non aiuta le città sull’emergenza abitativa e ci saremmo aspettati, alla vigilia della manovra di bilancio, un segno forte sul tema”.

“A differenza degli anni passati, quando il Governo aveva fatto la sua parte – ha detto il sindaco – quest’anno non abbiamo avuto nessun aiuto. Nel 2021 lo Stato aveva finanziato totalmente il bando con 2,9 milioni, nel 2022 aveva messo 2,6 milioni e il Comune ne aveva aggiunti 200 mila e nel 2023 le risorse dello Stato sono pari a zero. Il governo nella manovra finanziaria del 2023 ha azzerato il fondo nazionale da 360 milioni di euro e non ci ha dato più niente. Mi risulta che anche nella manovra 2024 il governo Meloni abbia mantenuto a zero il fondo, con buona pace delle famiglie in difficoltà”.

Non solo contributi affitti, è l’intero scomparto del sistema casa a piangere. Ad esempio, il fondo nazionale delle case popolari, dove “il fondo del governo è zero. Parafrasando un grande allenatore” di calcio ovvero Josè Mourinho “da parte del governo ‘Zero tituli'”.

Il bando per il contributo affitti, online sulla rete civica da oggi, giovedì 19, dalle 15, anche quest’anno prevede una modalità di accesso alla domanda esclusivamente online. La domanda si potrà fare fino alle ore 23.59 del 20 novembre 2023 autenticandosi con SPID, CIE, CNS.   Il contributo ad integrazione del canone di locazione è destinato ai nuclei familiari residenti nel Comune di Firenze, titolari di un regolare contratto di locazione, non titolari di diritti di proprietà su beni immobili e con un valore ISEE per l’anno 2023 inferiore a 16.500 euro. Non potranno presentare domanda gli assegnatari di alloggi di ERP e i percettori della quota b del reddito di cittadinanza. Gli ulteriori requisiti di partecipazione, i criteri di formazione della graduatoria e le modalità di erogazione del beneficio sono indicati dettagliatamente nel Bando e nella scheda servizio dedicata al contributo affitto.

Il sindaco ricorda anche che nel tempo sono cresciute le domande, circa 600 in più in tre anni. “Negli ultimi tre anni siamo arrivati ad aiutare una media di circa 2 mila famiglie. Abbiamo deciso di fare uno sforzo ed abbiamo raddoppiato l’investimento che solitamente facciamo per dare una risposta alle famiglie in difficoltà, in pratica sostituendoci allo Stato”.  

“Oltre ai tre milioni di euro che mettiamo nel bando per i contributi affitto – ha spiegato il sindaco Nardella – ricordo l’impegno del Comune per la riqualificazione delle case popolari, uno sforzo economico pari a sette milioni di euro. Contiamo di avere le prime 500 ristrutturate entro il 2024. A queste due misure aggiungiamo la delibera sul blocco degli affitti brevi in centro storico, ritenendo che questo fenomeno abbia contributo agli aumenti degli affitti per studenti, lavoratori e famiglie, e il blocco per i privati costruttori delle monetizzazioni al posto del social housing: nel Piano operativo infatti renderemo vincolante la destinazione del 20% al social housing oppure la monetizzazione risultante sarà destinata dal Comune a social housing o case Erp”.

Sulla vicenda interviene Laura Grandi, segretaria reigonale del Sunia: “Il grande errore del Governo nazionale, ossia l’eliminazione delle risorse per il contributo affitti, rischiava di mettere in una condizione di grande difficoltà le oltre 3000 famiglie fiorentine che ogni anno facevano ricorso a questo strumento – ricorda – in questo caso il comune ha fatto opera di ‘sostituzione’ ed è intervenuto per coprire tutti soldi mancanti: giusta decisione, soprattutto in un momento così drammatico per l’emergenza abitativa. Dobbiamo ricordare che le nostre città ‘d’arte’ sono quelle che più sentono il peso dei costi dell’abitare e che solo a Firenze sono oltre 20 mila le famiglie in precarietà abitativa. Quando se ne accorgerà il Governo Meloni, che intervenire sulle politiche della Casa e’ importante e doveroso per tanti cittadini, lavoratori, pensionati e estudenti fuori sede? “.

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