Contratto nazionale turismo, trovato l’accordo

Più soldi in busta paga per gli operatori del settore, accordo raggiunto per il rinnovo del contratto nazionale collettivo di lavoro del Turismo, fra Federalberghi e sindacati di categoria.
Un risultato importante, arrivato dopo 15 mesi si trattative, che manifesta la nostra volontà di favorire l’occupazione, la crescita salariale e la crescita professionale anche in un momento di grande affanno come quello attuale – commenta Paolo Corchia, precidente di Federalberghi Toscana –  come dimostra il fatto che nell’ultimo trimestre 2013 il numero degli addetti al turismo a livello nazionale è sceso del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2012. E questo nonostante lo sforzo che ogni imprenditore sta facendo per difendere il lavoro”.

Il contratto del turismo avrà una durata di 40 mesi (dal 1º maggio 2013 al 31 agosto 2016), con un primo aumento salariale, pari a 17,60 euro, che sarà pagato a febbraio 2014. Sono previste ulteriori quattro rate di identico importo, che determineranno un aumento complessivo di 88 euro, che arriverà a regime ad aprile 2016. L’accordo prevede anche soluzioni innovative in materia di contratto di apprendistato, lavoro a tempo determinato ed organizzazione degli enti bilaterali. Inoltre è previsto un adeguamento del sistema di assistenza sanitaria integrativa e l’impegno a proseguire il confronto per l’istituzione del fondo bilaterale di sostegno al reddito previsto dalla legge 92/12.

“Da parte nostra abbiamo chiesto – aggiunge Corchia – di poter adottare soluzioni contrattuali nuove, che vadano incontro alle esigenze delle imprese. In particolare per quanto riguarda la necessaria flessibilità in termini di orari di lavoro, senza la quale sarebbe impensabile oggi sopravvivere, poiché dobbiamo costantemente operare tenendo conto delle esigenze di un mercato estremamente variabile e di una congiuntura che nonostante alcuni segnali resta negativa. Non solo in termini di presenze ma anche di fatturato, considerando la pressione fiscale a cui il settore purtroppo è soggetto, che rende sempre più difficili gli investimenti. Un problema che in Toscana si fa sentire fortemente. Ecco perché anche dalla Toscana è arrivata la richiesta di inserire, proprio in apertura dell’accordo, un appello al Governo affinché vengano tempestivamente adottate politiche per il rilancio del settore. E abbiamo congiuntamente voluto proporre un pacchetto di interventi concreti su una pluralità di argomenti per noi importanti, quali la destagionalizzazione, la riqualificazione dell'offerta, le politiche fiscali e il contrasto all'abusivismo”.

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