Acqua al tallio, una cabina di regia per interventi e analisi

Firenze – Analisi e campionamenti di approfondimento ambientale e sanitario, più un’indagine edidemiologica a Valdicastello e Pietrasanta centro storico, ripristino della potabilità idrica e interventi per oltre 2 milioni da parte della società Gaia. E’ l’impegno della cabina di regia istituita, attraverso un Protocollo d’intesa tra Regione ed enti locali interessati, nella quale opereranno due gruppi di lavoro, “ambiente e sanità”, per contrastare la contaminazione da tallio nelle due località colpite dal pericoloso inquinante. Insieme alla Regione, hanno firmato Provincia di Lucca, Comune di Pietrasanta, Asl, Ars, Ait Gaia Spa, Cnr-Istituto di chimica dei composti organo metallici di Pisa, dipartimento di Scienze dell’Università di Pisa.

Il compito dell’organo di coordinamento, informa la nota della Regione,  è quello di coordinare le attività finalizzate al contrasto della contaminazione da tallio della zona di Valdicastello e Pietrasanta centro storico, sotto la vigilanza di un Comitato di Sorveglianza presieduto dal presidente della Regione, Enrico Rossi. La cabina di regia opererà attraverso due gruppi di lavoro: uno per la parte ambientale e uno per la parte sanitaria. Il primo, presieduto dall’assessore all’ambiente del Comune di Pietrasanta, composto dall’Università di Pisa, Arpat, Ait/Gaia. Il secondo, presieduto dal sindaco di Pietrasanta, composto da rappresentanti della Asl 12, di Ars e Cnr. In entrambi i gruppi di lavoro partecipano rappresentanti dei comitati dei cittadini.

La cabina di coordinamento istituzionale contro l’inquinamento da tallio è stata istituita dal Protocollo firmato ieri in Regione. Vede impegnati, insieme alla Regione, gli enti locali (Provincia di Lucca, Comune di Pietrasanta), strutture tecnico-sanitarie (Asl e Agenzia regionale della Sanità – Ars), tecnico-scientifiche (Cnr Chimica dei composti organici metallici, e Università di Pisa) e del servizio idrico integrato (società Gaia)  sarà presieduta dal sindaco di Pietrasanta.  L’accordo elenca tutte le analisi, gli studi e i campionamenti su popolazione e matrici ambientali che Asl, Cnr, Agenzia regionale di sanità e Arpat per un ammontare complessivo di circa 300mila euro, dovranno svolgere a breve, medio e lungo termine.

tallio pietrasanta gelocalLa società GAIA, dopo aver già realizzato interventi urgenti ed indifferibili per il celere ripristino delle condizioni di potabilità delle acque per circa 815.000 €, si impegna all’attuazione del programma degli interventi per evitare situazioni di criticità di approvvigionamento idropotabile nei periodi estivi per un valore complessivo di 1 milione e 200mila euro. Gli interventi comprendono la ricerca delle perdite, la realizzazione di nuove condotte degli attuali pozzi alla rete esistente, due nuovi pozzi e adeguamenti impiantistici. Il tutto dovrà essere concluso entro il 30 maggio 2015. La Regione Toscana avrà il compito di verificare lo svolgimento degli impegni e a dare un eventuale supporto finanziario, a favore di AIT per GAIA spa, in coerenza con la programmazione regionale.

Analisi e campionamenti. Riguarderanno gli abitanti della frazione di Valdicastello e Pietrasanta centro storico, monitoraggi a varie cadenze, studi approfonditi su capelli e urine. Ars elaborerà anche uno studio epidemiologico per descrivere lo sato di salute generale della popolazione di Pietrasanta ed evidenziare eccessi di eventi sanitari dei residenti nelle frazioni a rischio per esposizione a tallio. Sono previsti anche approfondimenti delle conoscenze geologiche, mineralogiche e idrogeologiche (Cnr) e al tempo stesso il monitoraggio esteso alla ricerca del tallio nelle acque superficiali e sotterranee nel bacino del Baccatoio (Arpat).

Arpat, garantirà la partecipazione alla cabina di regia attivandosi in coordinamento con gli altri soggetti coinvolti (ASL 12, ARS, AIT, Gaia Spa, Università di Pisa, CNR, Enti Locali) e garantendo l’opportuno supporto alla comunicazione istituzionale.

Il Comitato di sorveglianza, presieduto dal presidente della Regione Toscana, è composto dagli stessi enti e soggetti che compongono la cabina di regia,  e verificherà l’attuazione dell’accordo proponendo azioni correttive alla cabina di regia nel caso siano riscontrati ritardi. In caso di reiterati ritardi o inerzia di una delle parti, il comitato proporrà ai soggetti finanziatori, previa diffida, la revoca dei finanziamenti erogati. Oppure, se il monitoraggio da parte del Comitato sulle azioni effettuate rileverà non conformità rispetto agli obiettivi qualitativi e/o temporali e l’inosservanza degli impegni presi, Regione Toscana potrà esercitare poteri sostitutivi nei casi previsti dalla normativa.

Messa in sicurezza
Riguardo alla questione della messa in sicurezza, l’accordo stabilisce che il Comune di Pietrasanta, in quanto titolare delle concessioni minerarie denominate “Buca della Vena” e “Monte Arsiccio di Valdicastello”, si impegna a presentare un progetto di bonifica, un monitoraggio ambientale delle acque e un programma di interventi di messa in sicurezza in emergenza utilizzando anche le risorse regionali già assegnate pari a 200mila euro. Si impegna anche alle azioni di messa in sicurezza di emergenza riguardanti gli stabilimenti e i manufatti funzionali alla attività mineraria.
Entro 30 giorni dalla firma dell’accordo, il Comune presenterà alla cabina di regia una tabella di sintesi degli interventi previsti e relative tempistiche.

Bollette
Per venire incontro alle richieste dei cittadini di una compensazione per i disagi derivanti dalle ordinanze di non potabilità emesse dal sindaco di Pietrasanta: l’ Autorità Idrica Toscana si impegna a verificare, per tutte le utenze del territorio interessato e per tutta la durata delle situazioni d’emergenza, l’assimilazione a utenze disagiate, con la relativa regolazione tariffaria agevolata.
La Regione, insieme a Ait e al Comune di Pietrasanta ricercheranno possibili soluzioni volte alla riduzione, per un tempo determinato e da quantificare, del costo delle forniture idriche ai fini idropotabili della popolazione interessata.

Le dichiarazioni
“Nel mondo casi di questo tipo sono rarissmi e l’impostazione che abbiamo dato come Regione Toscana, insieme a tutti i soggetti coinvolti, è una delle più avanzate – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – . Abbiamo messo al lavoro tutte le forze disponibili, Arpat, Asl, Ars, Cnr perché si affrontasse il problema nel modo scientificamente più corretto e, penso, che questo caso potrà fare scuola per il futuro”

“Quanto abbiamo messo in piedi – ha continuato Rossi – darà anche un contributo per fare una valutazione dell’acqua, della potabilità, inciderà insomma sulla vita deli cittadini e, non ultimo, aiuterà a capire e studiare gli effetti che il tallio può avere sulla salute delle persone. Ogni ente che oggi ha firmato ha il compito di portare a fattor comune le proprie conoscenze allo scopo di dare poi risultati che certamente non potranno arrivare prima di un anno. Credo che con il nostro intevento tempestivo abbiamo fornito un buon esempio di governo della vicenda e i cittadini gli hanno dato un ampio riconoscimento”.

“Questo protocollo, individuando bene chi fa che cosa, consentirà anche ai cittadini di controllare che le cose vengano fatte e gli impegni vengano mantenuti – ha detto l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini – Nel caso dell’assessorato all’ambiente, tra le altre cose, con Arpat abbiamo deciso anche di estendere il monitoraggio sulle acque profonde per capire se la presenza del tallio non sia manifesta anche in altre parti della Toscana. Ad oggi quanto sucesso a Pietrasanta rappresenta un unicum in Italia ma è anche vero che la presenza di questa sostanza non è normata. Per questo c’è una mia lettera inviata ai Ministeri di salute e ambiente perché prendano in considerazione la vicenda toscana affinché non si ripeta più”.

“Dal punto di vista sanitario – ha aggiunto l’assessore Luigi Marroni – mettiamo in atto una serie di dettagliati e numerosi controlli sulla popoalzione in termini di analisi che riguardano sia la presenza della sostanza, sia lo stato complessivo di salute della popolazione, un monitoraggio quindi attentissimo. Inoltre, con Ars faremo uno studio epidemiologico dettagliato su tutta la popoalzione”.

“E’ stato fatto un grande intervento – ha detto il direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana, Alessandro Mazzei – che non ha precedenti nell’affrontare un’emergenza idrica per i cittadini. Ma adesso inizia il lavoro più di lunga portata che l’Autorità Idrica Toscana sta facendo partire in collaborazione con il CNR e l’Università di Pisa. Si tratta di un’analisi tecnico-scientifica per scoprire come eliminare il tallio dall’acqua potabile una volta individuato e gestire al meglio queste situazioni sinora mai affrontate”.

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