Consiglio regionale, Bezzini sotto attacco, sì a commissione speciale sui vaccini

Firenze – No alla sfiducia, sì alla commissione speciale. Finisce così il consiglio regionale, incentrato sulla questione dei vaccini e sulla mozione di sfiducia presentata dalle opposzioni nei confronti dell’assessore alla sanità Simone Bezzini, respinta con 25 voti contrari e 16 favorevoli. L’attacco è stato forte, Fratelli d’Italia ha richiesto la commissione d’inchiesta, la Lega la commissione speciale. Due mosse con diverso peso specifico: la prima, è una commissione d’impianto accusatorio, la seconda ha natura più leggera, di verifica. Anche se la Lega aggiunge una mozione di “non gradimento”. Cade tutto contro la corazzata dlla maggioranza, ma Pd e opposizioni si incontrano sulla commissione speciale. Voto favorevole da tutti, tranne quello di FdI, che ritiene, come specifica il suo capogruppo Francesco Torselli, che la commissione speciale sia “una commissione insabbiamento”. La nuova commissione verrà in aiuto a quella della sanità, con la presidenza alla maggioranza (possibile presidente Enrico Sostegni). 

Maggioranza compatta, tuttavia, lo scudo regge. Eugenio Giani conferma la piena fiducia a Bezzini: “L’assessore Bezzini per le sue capacità, per la sua dedizione 24 ore su 24, per l’impegno quotidiano, ha tutta la mia fiducia e voglio ringraziarlo pubblicamente. Al di là delle situazioni e delle scelte in questo momento difficile, ha svolto fino in fondo il suo ruolo”. Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd, è netto: “Siamo disponibili ad unire le forze ma diciamo no alle strumentalizzazioni: chi chiede le dimissioni di Bezzini non vuol dare un contributo ma intende solo fare opera di destabilizzazione”. 

Fra i possibili colpi di scena, qualcuno, alimentato dallo stesso partito, aveva adombrato la possibilità di uno “scherzo” da parte di Italia Viva, ipotesi smentita dal voto in aula. Ad ora, dunque, nessuno spiraglio evidente nella maggioranza. Atteso invece il voto del M5S, che ha unito il suo con quelli di Lega, FI e FdI nella richiesta di dimissioni verso Bezzini. Niente di anormale, per quanto riguarda la Toscana, dove si continua a consumare, nonostante la linea nazionale inversa, la lotta fra Pd e M5S.

Infine, la campagna vaccinale, che a quanto spiega il presidente Giani e dopo la relazione di Bezzini, vede la Toscana in linea per numero e velocità di infusioni, con le altre regioni. Certo, il dato degli ultraottantenni è sconfortante, ma, dice Giani, la scelta della Toscana di affidare la vaccinazione di questa categoria ai medici di famiglia è come un diesel, e soprattutto la nostra Regione ha scontato la penuria di vaccini.

Nessuno sconto dalle opposizioni. “Giustificazioni che non possono essere accettate – dice silvia Noferi, M5s – perché i problemi, nonostante l’accelerazione dell’ultima settimana, rimangono e non sono risolti, anzi, sembrano perdurare nonostante le ripetute segnalazioni e sicuramente erano ormai noti, dato che siamo in pandemia da oltre un anno. Che la campagna di vaccinazione di massa sia un problema complesso è innegabile ma proprio per questo bisognava prepararsi per tempo, non ridursi all’ultimo minuto; abbiamo scoperto a novembre, noi consiglieri di opposizione, che la Toscana non aveva un piano di vaccinazioni in caso di pandemie o almeno, nessuno dei medici ospedalieri o medici di famiglia lo  aveva mai visto. L’accelerazione del numero delle dosi somministrate non può essere presentata quindi come un vanto perché è solo un rimedio, necessario e dovuto”.

” In Toscana serviva una commissione di inchiesta per capire chi e che cosa è stato sbagliato fino ad oggi nella somministrazione dei vaccini – dicono da FdI – per cercare tutti insieme di migliorare la situazione; invece si sono messi tutti d’accordo per istituire una ‘Commissione Insabbiamento’ che servirà soltanto a dire quanto siamo stati bravi, nascondendo tutto quello che non ha funzionato fino ad oggi e operando addirittura una censura verso quelle che saranno ritenute ‘Fake News’”.

 

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