In primavera cambio della guardia alla guida di Confindustria. Queste sono settimane cruciali perché si stanno scegliendo i candidati: Unindustria Reggio, mille imprese associate per circa 50mila dipendenti potrebbe essere protagonista con candidature di peso così come l’Emilia Romagna che ha già espresso il primo nome ufficiale per la successione a Giorgio Squinzi. Si tratta di Alberto Vacchi, 52 anni bolognese, presidente di Unindustria Bologna e alla guida del gruppo IMA di Ozzano Emilia.
Ma nella rosa dei candidati di viale dell’Astronomia si fa il nome del reggiano Fabio Storchi, 66 anni Presidente e Amministratore Delegato di Comer Industries, leader di Federmeccanica che non ha sciolto la riserva ma raggiunto telefonicamente ha diplomaticamente rimandato ai prossimi giorni. A candidarlo, come prassi, gli stessi organi direttivi della sua federazione che gli hanno chiesto di scendere in campo.
La base associativa chiede di essere rappresentata da un imprenditore manifatturiero e Reggio paga lo scotto di non aver accettato la fusione con Bologna e Modena vivendo oggi rapporti piuttosto freddi. Nello scacchiere delle elezioni, il territorio gioca un ruolo determinante.
A scompaginare le carte potrebbe arrivare anche un outsider come Lisa Ferrarini, 52 anni, pure lei reggiana e già nell’attuale rosa del presidente Squinzi di cui è Vice presidente per l’Europa con la delega al made in Italy. L’imprenditrice dell’agroalimentare ha visto le sue quotazioni in grande crescita negli ultimi tempi.
Una donna alla presidenza potrebbe essere un valido ricambio nel segno della continuità. A metà febbraio i giochi dovrebbero essere fatti. Parteciperanno alla corsa alla presidenza soltanto i candidati che attraverso i saggi, raccoglieranno almeno il 20% dei consensi degli aventi diritti al voto. C.B.