Lucca – Indagini diagnostiche commissionate dall’Opera del Duomo di Lucca per i 950 anni dalla rifondazione della Cattedrale hanno portato alla conferma che il crocefisso conservato rappresenta il primo e unico Volto Santo, che un antico testo creduto leggendario affermava essere arrivato a Lucca nel 782 d.C. e non di un’opera del XII secolo, replica di un originale più antico andato perduto, come gli studi di storia dell’arte ritenevano fino ad oggi.
Alla luce dei nuovi dati, il Volto Santo di Lucca è la più antica scultura lignea dell’Occidente, sorprendentemente arrivata integra ai giorni nostri.
Di particolare importanza per la datazione di questa straordinaria opera è il risultato ottenuto dall’esame della tela di incamottatura, posta tra il legno e la pittura, dato che il taglio di una fibra vegetale destinata alla tessitura di norma non precedeva di molto la sua lavorazione, mentre il legno dopo il taglio dell’albero poteva essere sottoposto a un periodo di stagionatura.
Il grandioso crocifisso ligneo del Volto Santo (altezza cm 247), simbolo della città di Lucca, è una delle icone più venerate della cristianità, il cui culto nel Medioevo si estese a tutta l’Europa creando un flusso ininterrotto di pellegrinaggi, lungo la via Francigena, e una serie di repliche tuttora visibili in vari territori del continente. Tale era la sua fama che in Inghilterra, nel 1087, il re Guglielmo II prestava solenne giuramento in nome del Volto Santo. Anche Dante lo citerà più tardi nella Divina Commedia. Considerato miracoloso, un’opera acheropita (non realizzata da mano umana), si riteneva che fosse la vera immagine di Cristo.