Firenze – “Inventare forme nuove del vivere insieme, ispirate dal Vangelo”: si potrebbero prendere queste parole del segretario generale della Cei Nunzio Galantino, che riassumono il senso del V Convegno Ecclesiale nazionale di Firenze (che si terrà il 9-13 novembre 2015), per sintetizzare lo spirito del progetto del “condominio solidale” che vedrà la luce a Novoli. Si chiama Casa della Carità ed è una vera e propria novità, almeno per Firenze. A presentare il progetto, oggi, oltre al segretario generale della Cei, l’arcivescovo di Firenze cardinale Giuseppe Betori e il presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari. La struttura nasce col “destino segnato”: vale a dire, servirà a offrire servizi alle cosiddette fasce deboli della popolazione, famiglie e individui svantaggiati e in disagio sociale oltre che per attività socio-assistenziali.
La struttura verrà costruita in via Corelli, nella zona di Novoli. Verrà gestito da una piccola comunità di suore cui spetterà il compito di organizzare e coordinare i servizi che verranno prestati alle persone disagiate. E’ previsto anche un centro diurno per anziani autosufficienti con annessa mensa; 18 miniappartamenti destinati a singoli o coppie di anziani autosufficienti, in accordo con i servizi sociali; un centro di accoglienza per emergenze abitative e migratorie per 50 persone; un luogo di aggregazione per bambini o ragazzi. I lavori dovrebbero iniziare entro il mese, mentre per la conclusione si pensa al 2016. Per quanto riguarda gli investimenti, la Cei contribuirà con 2,5 milioni di euro, così come l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, mentre l’Arcidiocesi destinerà 1,5 milioni.