Dopo sette ore di camera di consiglio il Tribunale di Milano ha emesso la sentenza: Silvio Berlusconi è stato condannato a 7 anni di reclusione e alla interdizione perpetua dai pubblici uffici per il reato di concussione. Il Cavaliere è stato anche riconosciuto colpevole anche del reato di prostituzione minorile. I giudici della IV sezione penale del tribunale di Milano non solo hanno accolto tutte le richieste della procura, ma hanno inasprito la pena complessiva ad un anno in più rispetto a quanto chiesto dal pubblico ministero Ilda Boccassini.
Il tribunale ha deciso anche di rinviare al pm le carte per valutare l’eventuale falsa testimonianza di una lunga serie di testimoni che hanno sfilato davanti alla corte.
L’avvocato di Belrusconi Niccolò Ghedini, ha commentato al termine dell’udienza: “Faremo appello”. E ha aggiunto: “La sentenza non mi sorprende affatto. Sono due anni e mezzo che diciamo che qui questo processo non si poteva fare. E’ una sentenza larghissimamente attesa, faremo appello, ricorso in cassazione. E’ una sentenza che è completamente al di fuori della realtà, fuori da ogni logica, l’accusa di costrizione è allucinante. Un fatto estremamente grave: il tribunale non ha tenuto conto della realtà”.
Fuori dal tribunale si sono radunati militanti pro e contro Berlusconi. Un piccolo gruppo, composto da una decina di manifestanti, riuniti davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, ha accolto con applausi e grida di esultanza la notizia della condanna. Alcuni di loro hanno intonato l’inno d’Italia. Ma anche i sostenitori del Cavaliere si sono dati appuntamento e hanno dato vita a un’accesa discussione con la contro parte
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