Firenze – Arriveranno dal governo centrale per le Città metropolitane risorse per il finanziamento di progetti in materia di agricoltura sostenibile e di rigenerazione urbana. Perciò, la Città Metropolitana “avrebbe intenzione di promuovere un concorso di idee per l’uso e la valorizzazione della tenuta di Mondeggi, con l’insediamento di funzioni in grado di salvaguardare anche la vocazione agricola del territorio, e che prevedano la realizzazione di impianti sportivi fruibili dalla intera cittadinanza metropolitana e lo sviluppo di progetti sociali che si integrino nella realtà del territorio”. A dirlo, è il sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella, in un annuncio rivolto ieri alla stampa.
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“Gli uffici della Città Metropolitana sono già stati incaricati della redazione del bando – ha poi aggiunto Nardella – bando che verrà pubblicato indipendentemente dalla pubblicazione dei decreti governativi di assegnazione delle risorse”, si pensa in concomitanza con il prossimo G7 dedicato ai temi dell’agricoltura.
L’annuncio del sindaco Nardella è stato accolto con soddisfazione da Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli e consigliere delagato della Città Metropolitana, che arla dell’inizio di una “storia nuova per la tenuta di Mondeggi e per tutto il territorio di Bagno a Ripoli, del Chianti e della Città Metropolitana di Firenze. È una scelta di altissimo profilo, coraggiosa e impegnativa. La Città Metropolitana ha portato avanti un grande lavoro per arrivare a questo risultato: l’obiettivo condiviso era infatti quello di non alienare questo straordinario patrimonio metropolitano composto da una villa medicea e da elementi di grande valore storico, rurale e culturale dell’area fiorentina. Nel contempo, questa scelta viene incontro anche alla fondamentale necessità di togliere dall’abbandono questo bene e riportare la legalità in questa porzione di territorio”.
Ringraziamento di cuore, dunque, al “sindaco metropolitano Dario Nardella per lo straordinario lavoro svolto, per aver ottenuto le risorse necessarie a portare avanti questo grande progetto ma anche per aver mantenuto un impegno con il territorio di Bagno a Ripoli e più in generale di tutta la metrocittà per il recupero dell’area e di questo enorme patrimonio. Grazie, davvero, per aver portato avanti una scelta politica così coraggiosa e impegnativa nell’obiettivo di mantenere Mondeggi pubblica e dare un futuro alla zona, gettando qui le basi per un grande progetto che guarda alla comunità metropolitana fiorentina tutta, all’agricoltura, all’ambiente, alla sostenibilità e alla socialità. Un progetto che potrà davvero essere un modello a livello nazionale e internazionale, perché una struttura così importante – situata in un’area di pregio come il Chianti e così vicina a Firenze – rappresenta un patrimonio dal valore unico nel mondo”
Sul tema ecco che interviene anche la consigliera delegata al Patrimonio Città Metropolitana di Firenze, Monica Marini, entusiasta: “La scelta di investire risorse pubbliche su Mondeggi rappresenta una chiara volontà politica della Città Metropolitana: vogliamo restituire spazi ai cittadini, vogliamo trovare modalità di gestione dei beni pubblici che li rendano al servizio della comunità e che siano da esempio anche per altre Istituzioni. Come consigliera con delega al patrimonio, non posso che garantire il massimo impegno perché Mondeggi sia un modello virtuoso per chiunque voglia dare alle proprie città uno sviluppo che sappia rispondere alle istanze che vengono dal basso attraverso idee e progetti all’avanguardia.” Allo stesso modo, commenta Massimo Fratini, consigliere delegato della Città Metropolitana, che parla di “vittoria della politica. Da settimane avevamo cominciato interlocuzioni, sopralluoghi e confronti importanti che ci hanno visto sospendere temporaneamente il necessario inserimento di Mondeggi nel piano delle alienazioni 2021. Finalmente, grazie all’impegno del Sindaco Nardella e del Governo siamo in grado di proporre un progetto ambizioso di recupero della villa, delle 7 case coloniche e dei circa 170 ettari di terreno. Parte da oggi un percorso che ci porterà da settembre a indire una gara internazionale di idee per il recupero e l’uso pubblico dell’intera area. Attiveremo un tavolo di confronto con tutti coloro che hanno delle idee e dei suggerimenti – prosegue Fratini- compresi coloro che in questi anni hanno occupato abusivamente parte di quelle terre. La finalità del servizio al bene comune e al rispetto della legalità, saranno i capisaldi che porteremo avanti con dedizione e entusiasmo. Lavoreremo ad un concorso internazionale di idee che consenta di intercettare i fondi del PNRR e che porti alla realizzazione dei progetti entro il 2026. Finalmente si costruiranno progetti pubblici che abbiano come finalità l’ecosostenibilità, l’agricoltura biologica, la promozione sociale, l’occupazione giovanile”.
La storia della proprietà della Tenuta di Mondeggi è piuttosto complicata. Ubicata nel Comune di Bagno a Ripoli nei pressi dell’abitato di Capannuccia, ad una quota di circa 200 m sul livello del mare, consiste di terreni e fabbricati per oltre 170 ettari. La proprietà intera non è stata sempre in cima ai pensieri e ai progetti dell’amministrazione. Anzi. Acquistata nel 1964 dalla Provincia di Firenze, era passata dal proprietario originario, i Conti Della Gherardesca, alla famiglia Riva, da cui la Provincia la acquisì allo scopo di farne una residenza psichiatrica. Negli anni 2000 venne costituita la Società Agricola Mondeggi Lappeggi e l’intera Tenuta, ad eccezione del Complesso della Villa Mondeggi e della casa colonica di Pulizzano rimaste alla Provincia di Firenze, passò in proprietà alla società stessa. La Società Agricola non ebbe grande fortuna e venne posta in liquidazione. Si fece avanti la Città metropolitana di Firenze che si accollò i debiti della Società e con atto notarile del 25/09/2017 divenne proprietaria dell’intera Tenuta di Mondeggi.
Le prime intenzioni della Città Metropolitana furono quelle di mettere a profitto il nuovo acquisto. Infatti, nel 2017 la Città metropolitana di Firenze pubblicò un Avviso pubblico di manifestazione di interesse per l’acquisto e la valorizzazione della Tenuta di Mondeggi, finalizzato a verificare l’esistenza di eventuali proposte anche economiche di soggetti interessati all’acquisto e al recupero edilizio della Tenuta. Le proposte presentate non furono cogenti ai fini.
Allora, nel 2018, la città metropolitana di Firenze pubblicò il Bando per l’alienazione della Tenuta di Mondeggi con prezzo a base di gara di € 9.537.000. Il bando andò deserto.
Nel frattempo, qualcosa si moveva. Già dal 2014 infatti, quando la proprietà di gran parte della Tenuta di Mondeggi era della Società Agricola Mondeggi Lappeggi, viste le condizioni di abbandono della terra e degli immobili, era cominciata l’occupazione della Casa Colonica Cuculia da parte di persone appartenenti alla Comunità di “Mondeggi Beni Comuni”. Nel 2015 l’occupazione si estese ad altri immobili quali “Borghetto Conte Ranieri” e “Sollicciano”. Un’occupazione che si occupò di conservare e mantenere strutture e parte delle coltivazioni di pregio e soprattutto che cominciò a radicarsi fortemente sul territorio, dando la possibilità alla comunità intorno, che storicamente aveva sempre preso a riferimento Mondeggi sia per le produzioni agricole che per i momenti di svago, di continuare a usufruire della bellezza del bene, evitandone il degrado.
La situazione è andata avanti finora con svariate diffide effettuate dalla Città metropolitana di Firenze nei confronti della Comunità di Mondeggi Beni Comuni per eventi di vario genere pubblicizzate presso la Tenuta che non avevano avuta alcuna autorizzazione da parte della Città metropolitana di Firenze, tra cui i Centri estivi rivolti a bambini.
Infine, ecco la scheda della Tenuta. Ad oggi i terreni e i fabbricati di proprietà si estendono per oltre 170 ettari :
circa 20 ettari di vigneti,
circa 40 ettari di uliveti,
circa 30 ettari di bosco
circa 80 ettari di seminativo.
Gli immobili della Tenuta sono i seguenti:
1. Complesso di Villa Mondeggi ( Villa, cappella, giardino all’italiana, ex abitazione del custode, serre, pomario)
2. Borghetto Conte Ranieri
3. Casa colonica Cerreto
4. Casa colonica Sollicciano
5. Casa colonica Rucciano
6. Casa colonica Pulizzano
7. Casa colonica Cuculia;
8. Capannone di Cuculia;
9. Terreni agricoli
Gli immobili della Tenuta, ad eccezione della Casa Colonica di Cuculia e del relativo capannone, sono stati dichiarati dal Mibact di interesse culturale ai sensi dell’art. 10, comma 1, del D.lgs. 42/2004. Nel 2017 e 2018 il Mibact aveva autorizzato la vendita degli immobili sottoposti a vincolo.