Isola del Giglio – Nella notte forti raffiche di vento fino a 27 nodi di velocità si sono abbattute sull’isola, costringendo ad una sospensione dei lavori preliminari al rimorchio del relitto della Concordia fino al porot di Genova, via Blizzard e Resolve Earl, il cui imponente cantiere di lavori di alta specializzazione è sotto i riflettori del mondo intero. Nick Sloane, capo dell’operazione: “E ‘senza dubbio la sfida più difficile della mia vita, professionalmente la più complicata”.
Raffiche di vento che hanno toccato i 27 nodi hanno costretto a interrompere, per alcune ore, la scorsa notte, i lavori sul relitto della Costa Concordia all’Isola del Giglio, attualmente tenuta in posizione da due rimorchiatori, Garibaldo e Red Wolf a est. Ma i lavori sono ripresi appenna è stato possibile, e sono tutt’ora in corso. I sub hanno infatto ripreso le operazioni per il fissaggio di cavi e catene tra lo scafo e i cassoni che dovranno garantire il galleggiamento del relitto, già adesso riemerso in media per circa 3 metri.
Ieri è arrivato nell’area anche il Blizzard, uno dei rimorchiatori che tireranno la nave da prua durante il trasporto, unitamente al Resolve Earl già in porto da alcuni giorni. Oggi dovrebbero essere resi noti anche altri dati relativi ai campionamenti che vengono effettuati nel mare intorno alla Concordia. L’Arpat, al momento, ha rilevato modeste concentrazioni di sapone e rame. ”Le prime analisi sono comunque rassicuranti”, ha spiegato Maria Sargentini, dirigente della Regione Toscana e presidente dell’Osservatorio per il monitoraggio delle operazioni di rimozione.
Il capo dell’operazione di rigalleggiamento e trasferimento a Genova della Costa Concordia, Nick Sloane, intervistato da Repubblica, ha detto: “Dopo la punta nord della Corsica saremo in mare aperto e quelle 48 ore saranno le più difficili, mi preoccupa soprattutto di conoscere bene le condizioni del tempo”. Circa i rischi di inquinamento ambientale Sloane ha detto di non poter dare al ministro Segolene Royal garanzie assolute di poterlo evitare: “non si possono dare garanzie assolute ma noi saremo a bordo e governeremo la situazione… sono fiducioso. Quando la nave lascerà il Giglio sarà nelle migliori condizioni”. Ha spiegato inoltre come motiva il suo team di esperti: “Ogni giorno limiamo, correggiamo il programma, confrontandoci e dialogando di continuo”.