Concordia: Regione e Comune chiedono risarcimenti milionari

Grosseto – Trenta milioni di euro: questa la cifra che la Regione Toscana chiederà a Costa Crociere come risarcimento per il naufragio dell’isola del Giglio. La Regione è parte civile nel processo per la tragedia del 13 gennaio 2012 e oggi, lunedì 17 novembre, il presidente toscano, Enrico Rossi, è stato ascoltato in aula a Grosseto. In aula, assieme al Governatore, c’erano anche Maria Sargentini, presidente dell’Osservatorio regionale sulla rimozione della Concordia, ed il sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli. Non c’era, invece, il principale imputato. Ancora una volta, infatti, Francesco Schettino ha disertato l’udienza. Il suo legale, Domenico Pepe, ha spiegato ai giudici che l’ex capitano della Concordia era assente per motivi di salute.

E proprio da Schettino è partito Rossi nel suo intervento nel capoluogo maremmano. La Toscana, ha spiegato, era famosa in tutto il mondo per Leonardo da Vinci, Galileo Galilei, Giotto, Filippo Brunelleschi. Ora, invece, molti l’associano a capitan Schettino. “Quel mostro adagiato ha dato un tocco mortale al turismo, non solo del Giglio, ma di tutta la nostra regione”, ha proseguito il Governatore. Il danno più ingente è stato, secondo Rossi, quello al “marchio Toscana”: “la Toscana, in qualche misura, è stata collegata a quell’evento e il danno al turismo non può essere compensato”. Tuttavia il processo sul naufragio dovrà in qualche modo determinare i risarcimenti per i danni causati da una tragedia costata la vita a 33 persone (32 fra passeggeri e membri dell’equipaggio, più un sub spagnolo impegnato nelle operazioni di rimozione del relitto). E allora, ecco che spuntano i numeri.

“Chiederemo a Costa trenta milioni di indennizzo per i danni di immagine subiti dalla Toscana”, ha annunciato Rossi. “Noi su questa vicenda ci siamo sempre comportati con generosità e spirito collaborativo”, ha continuato. Il presidente della Regione ha spiegato di aver apprezzato “la determinazione di Costa Crociere nella rimozione del relitto”, ma anche che alla Toscana non è stata comunque assegnata la demolizione dello stesso. E, mancata compensazione, ecco che segue la richiesta di indennizzo. Una richiesta milionaria sostenuta dai numeri. I numeri del turismo. Secondo quanto riferito dallo stersso Rossi, infatti, l’impatto negativo del naufragio della Concordia ha fatto segnare un -13% di presenze turistiche all’isola del Giglio (circa 45.000 visitatori in meno), ma anche un -7,5% nell’Arcipelago toscano ed un -4% sulla costa. Senza contare che, per ricostruire l’immagine danneggiata della Toscana, serviranno anni di lavoro ed investimenti in campagne di comunicazione nazionali ed internazionali

Ortelli: Costa deve versare ancora al Comune 425.000 euro
Anche il Comune di Isola del Giglio è, ovviamente, parte civile nel processo sul naufragio della Concordia. Per la comunità gigliese era presente oggi in aula il sindaco Ortelli, che ha innanzitutto ricordato come Costa Crociere ancora debba rimborsare al Comune 425.000 euro per l’anticipo delle spese di vitto e alloggio per il personale delle forze dell’ordine e di soccorso dal 2012 al 2014 presso le strutture recettive dell’isola. Costa avrebbe versato all’amministrazione comunale gigliese circa 1 milione di euro, ma ne dovrebbe corrispondere quasi un’altra metà:” una cifra importante – ha spiegato il sindaco – considerando che il nostro Comune ha entrate annue per 2 milioni di euro”. Ortelli ha concluso il suo intervento in aula ricordando che la questione del ripristino dell’ambiente marino colpito dal naufragio e la questione delle piattaforme sono due cose ben distinte. Se per la prima si spera che tutto possa concludersi con il 2015, per la seconda serviranno approfonditi studi e non può essere esclusa a priori la proposta dell’Associazione Memoria della Concordia. Quest’ultima ha proposto la creazione di un Museo del Memoriale ed ha già prospettato la denominazione e la destinazione delle sei piattaforme sottomarine costruite per la rimozione del relitto. In sostanza, la proposta è di dedicare una piattaforma ai divers professionisti (Rejo Moreno: la piattaforma del Re), una alla sperimentazione scientifica in ambito subacqueo (Academy: la piattaforma della scienza), una allo sport subacqueo (Gymnasium: la piattaforma dello sport), una al ricordo dell’impresa industriale del recupero del relitto (Factories: la piattaforma dell’impresa), una al ricordo delle vittime (Concordia Giuseppe Girolamo: la piattaforma dei caduti nella tragedia) e, infine, una alla storia del naufragio gigliese (History: la piattaforma della storia).

I risarcimenti milionari richiesti dall’isola del Giglio
Ma assieme al sindaco Ortelli, in aula c’era il consulente tecnico del Comune del Giglio, Carlo Scarpa. Quest’ultimo ha quantificato i danni subiti dagli abitanti gigliesi in una cifra compresa fra i 125 ed i 189 milioni di euro. A questi andrebbero poi aggiunti 3 milioni di risarcimento per il Comune del Giglio e 156 milioni di euro di risarcimento per i danni d’immagine subiti dall’isola. Per quantificare queste cifre, a tutta prima, iperboliche, il consulente ha anche dato una singolare spiegazione. Il danno d’immagine, infatti, è stato calcolato sulla base degli articoli pubblicati sui quotidiani con diffusione media in Italia ed all’estero, nei quali l’immagine del Giglio è stata associata al naufragio della Concordia. In totale sono usciti nel “bel Paese” circa 2.500 articoli e la media dei lettori è di 7,5 persone per copia, per un totale di 1,6 miliardi di visualizzazioni. All’estero le visualizzazioni di articoli sarebbero state circa 40 miliardi ed i passaggi tv dedicati al naufragio circa un migliaio. Tutto considerato, insomma, la richiesta di risarcimento per i danni di immagine di 156 milioni di euro è legittimata da un vero e proprio “bombardamento mediatico”, come Scarpa lo ha definito, e da un netto calo delle presenze turistiche sull’isola a questo dovuto. I 3 milioni di euro di danni del Comune, invece, sono motivati dalla sospensione delle normali attività amministrative, dal mancato ampliamento del porto e dal ritardo di 2 anni nell’approvazione del piano strutturale comunale.

Costa Crociere: “fantasiose ipoteche”.
Il legale di Costa Crociere, Marco De Luca, ha definito le cifre rischieste da Regione e Comune come “fantasiose ipoteche”, sostenendo anche che la perdita di attrattività turistica lamentata dal sindaco Ortelli è, in verità, diversa dalla realtà dei fatti. La risposta del Comune gigliese, tuttavia, non si è fatta attendere. “Non si è parlato di danno biologico ed esistenziale dei Gigliesi – ha precisato una nota dell’amministrazione comunale – men che meno del Comune, bensì sono stati offerti criteri e parametri di quantificazione del tutto in linea con i principi in materia. Il riferimento al danno biologico, pertanto, è stato effettuato, anche in considerazione della qualità del caso specifico, unicamente nell’ambito della valutazione del turbamento e del disagio della collettività rappresentata dall’ente territoriale, valutazione cui non si è correlata una quantificazione rimessa alla determinazione equitativa del giudice”. Insomma, le cifre sarebbero giustificate dal fatto che “il Comune sia in sé che come ente esponenziale ha subito una palese e diretta lesione alla propria identità personale (immagine, nome, reputazione), lesione che, naturalmente, si aggiunge agli ulteriori danni patrimoniali individuati e quantificati”.

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