Livorno – L’arrivo a Genova del relitto della nave di Costa Crocere, naufragata al Giglio il 13 gennaio 2012, è confermato per domenica mattina. Il suo trasferimento dall’isola toscana, attraverso un’operazione di recupero navale mai tentata prima nel mondo, è iniziato la mattina di mercoledì 23 luglio. Il presidente della Regione Toscana è appena sbarcato all’Isola del Giglio per chiedere ai gigliesi come meglio rilanciare la loro isola, “luogo di bellezza straordinaria”. Riprese le ricerche del corpo di Russel Rebello, l’ultima vittima del naufragio, ancora dispersa in mare.
Il relitto della Costa Concordia, trainata da due rimorchiatori e accompagnata da una flota di navi di supporto e monitoraggio dell’operazione rigalleggiamento-trasferimento fino al porto di Genova per il suo smantellamento, ha già percorso circa 90 miglia e si trova al traverso di Livorno. Viaggia, come nei primi due giorni della traversata, ad una velocità media di 2 – 2,2 nodi. Nelle condizioni attuali, sia meteo marine sia di comportamento della nave, l’arrivo è confermato all’alba di domenica mattina. Con le prime luci del sole inizieranno le operazioni teniche preliminari all’ingresso in porto, che permetteranno di arrivare ad un pescaggio di 18,5 metri.
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi è appena arrivato all’isola del Giglio, dove è stato accolto dal sindaco Franco Ortelli, dal presidente della Provincia Leonardo Marras e dalla presidente dell’Osservatorio per la rimozione del relitto Maria Sargentini. Gli obiettivi della Regione Toscana, all’apertura di una nuova fase, quella successiva al tarsferimento del relitto della Concordia, sono chiari nelle parole del presidente: ripristino-riequilibrio ambientale, rilancio dell’immagine del Giglio, ripartenza del turismo.
Immersioni dei sommozzatori dei vigili fuoco e della guardia costiera alla ricerca di Russel Rebello. Sono riprese questa mattina alle 8, sotto il coordinamento del comandante Ennio Aquilino, le ricerche del cameriere indiano disperso nel naufragio della Costa Concordia, l’unica delle 32 vittime che ancora manca all’appello: tre coppie di vigili del fuoco e due coppie della guardia costiera, si immergono, alternandosi a cicli di un’ora per immersione, fino a 30 metri di profondità, alla ricerca di resti e indizi fisici del corpo della vittima. Le speranze di ritrovare il corpo di Rebello sono ridotte al minimo a trenta mesi dal naufragio e in seguito alle operazioni di rotazione e rimozione della nave. Tra i sommozzatori è tornato all’Isola del Giglio anche l’uomo che aveva recuperato il corpo di Maria Grazia Trecarichi, i cui resti sono gli ultimi ad essere stati trovati.
La posizione della nave in diretta su Youreporter.it: http://www.youreporter.it/pagina/concordia-posizione-live
”Sono qui per ascoltare i cittadini e a capire cosa posso fare perchè abbiamo il dovere di rilanciare l’immagine di un’isola che non è Giglio-barra-Concordia, ma un luogo di bellezza naturale straordinario – ha detto Rossi – . Bisogna ridare al Giglio un’immagine legata al paesaggio e all’accoglienza, ai suoi ritmi, alla sua integrità, ricordando anche i suoi problemi, cui la Regione intende dare le risposte che le competono”.
Rossi ha ricordato sia la tragedia del naufragio sia gli effetti sulle attività turistiche: ”Questo è un luogo ferito – ha detto – e dove il turismo è diminuito, lo dicono i dati. Bisogna recuperare e venire soprattutto incontro ai cittadini che sono stati i veri protagonisti di questa vicenda; nella solidarietà dimostrata il giorno della tragedia e dopo nella compostezza e nello slancio che li ha mossi quando ancora lo Stato era assente. Ora occorre lavorare sugli squilibri che in questi due anni si sono creati, lavorare a colmarli, il Giglio non deve rimanere solo”.