Isola del Giglio – Smaltimento del relitto della Concordia, Costa dice no a Piombino. Fra le motivazioni, “allo stato attuale il porto di Piombino non è idoneo a ricevere il relitto”. Perché? Perchè per il completamento dei lavori che Costa giudica necessari, bisognerebbe attendere, secondo quanto fatto sapere dagli interessati, fino a settembre 2014. E già questo, secondo Costa, taglia la testa al toro. Infatti, nella Relazione della Compagnia che accompagna il progetto di trasferimento, viene giudicato essenziale la presenza di un cantiere di demolizione, struttura che, secondo quanto riporta la stessa Compagnia, parrebbe non poter essere operativo se non entro la fine dell’anno. Spostando così la data dell’inizio demolizione del relitto in un tempo che con ogni evidenza pare inaccettabile a Costa. Che sottolinea anche, propendendo per Genova dove la struttura cantierale è già esistente, che Piombino non sarebbe stata in grado di garantire che il cantiere, una volta realizzato, avrà i requsiti richiesti per potere dare il via all’operazione smontaggio. Senza dimenticare, sottolineerebbe Costa, che l’offerta di Piombino è anche economicamente “meno vantaggiosa” rispetto a quella di Genova.
Infine, per quanto riguarda i timori che la rimozione del relitto e il lungo viaggio verso Genova possano avere ricadute negative rispetto all’ambiente e all’Arcipelago toscano, la Compagnia informa che la Concordia passerà a 10 km da Giannutri, a 25 dalla Corsica e a 10 da Capraia. Il trasferimento non inizierà se ci sarà vento superiore a 15 nodi e onde superiori ai 2 metri. Il trasferimento, sempre secondo Costa, avrà un impatto ambientale “temporaneo e poco significativo”.
Non si fa attendere la riposta del presidente della Toscana Enrico Rossi: “Questo documento si commenta da solo. Se Costa ha già tutto deciso e ce lo fa sapere con un comunicato è inutile fare una riunione e mettere menti, tecnici ed esperti a lavorare per trovare soluzioni e rilasciare permessi. Il governo deve intervenire: esiste ancora un governo che deve fare le valutazioni di impatto ambientale oppure è Costa a decidere tutto da sola?”.