Livorno – Si chiude al Parco della Cecinella di Cecina Mare (LI), il ventottesimo MIA –Meeting Internazionale Antirazzista di Cecina, la manifestazione dedicata ai temi dell’antirazzismo promossa da ARCI Toscana, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, del Comune di Cecina e del Cesvot.
Quattro giornate caratterizzate da incontri di formazione, laboratori, dibattiti e concerti live. Tanti i temi toccati in oltre venti momenti di confronto organizzati nei 3 padiglioni del Meeting, dal diritto alla cittadinanza alle politiche migratorie europee, dalle reti di solidarietà internazionale e di cooperazione
territoriale al ruolo che dovrà avere il Terzo Settore in una società multiculturale. Tra i tanti ospiti che hanno dato il proprio contributo alla discussione in questi quattro giorni l’ex Sindaco di Riace Mimmo Lucano, protagonista della partecipatissima prima serata, la Vice Presidente dell’Emilia Romagna Elly Schlein, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessora regionale al Welfare e al Terzo Settore Serena Spinelli, i deputati Matteo Mauri e Erasmo Palazzotto, il Sindaco di Prato e delegato Anci per l’immigrazione Matteo Biffoni, il Sindaco di Scandicci Sandro Fallani e l’europarlamentare Simona Bonafè.
Nel corso di questo MIA sono stati circa 100 gli operatori ed operatrici SAI che hanno partecipato alle formazioni organizzate, con focus specifici tra gli altri sulla protezione temporanea, il ricongiungimento familiare e l’orientamento legale sulle procedure per i minori stranieri non accompagnati.
Tanti gli spunti di riflessione e le richieste che arrivano da questo Meeting da parte dell’Arci verso il mondo delle istituzioni. In primo luogo una chiara denuncia della deriva securitaria che le politiche di gestione dell’immigrazione stanno prendendo sia a livello italiano che europeo; per questo, di fronte ad un tale attacco al diritto d’asilo, l’Arci continua a sostenere la necessità di definire vie d’accesso sicure e legali al territorio europeo.
In merito all’organizzazione del sistema d’accoglienza italiano, a 20 anni dalla nascita dello SPRAR, emerge l’importanza di farlo crescere rendendolo sempre più efficiente e funzionale nel suo complesso. In questo senso l’Arci si sta impegnando nel coinvolgimento sempre più attivo dei comitati e dei circoli nell’accoglienza, attraverso progetti come i Circoli Rifugio, destinati all’accoglienza temporanea per persone senza casa, le Scuole d’italiano per stranieri, realizzate grazie all’impegno dei volontari e le volontarie della nostra associazione e le tantissime campagne ed iniziative politico-culturali per la promozione dei diritti delle persone di origine straniera e delle minoranze. Ma anche coinvolgendo in prima persona, all’interno dei progetti, gli stessi giovani di seconda generazione indirizzando le loro iniziative ad un percorso di costruzione di spazi associativi all’interno della rete Arci.
Di grande rilevanza i focus sulle questioni internazionali grazie soprattutto quest’anno al contributo di ARCS (Arci Culture Solidali) e all’impegno dell’Atlante delle Guerre e dei conflitti che ha coordinato una formazione per tutti i quattro giorni di Meeting. A partire dall’Obiettivo 16 dell’Agenda 2030 della pace a partire dal ruolo dell’informazione. Molto partecipata anche l’iniziativa sulle reti ed i sistemi regionali della solidarietà internazionale in cui si è parlato degli scenari futuri possibili per la cooperazione territoriale.
“Il Meeting si conferma un momento prezioso di confronto per tutti e tutte per ribadire quanto sulle tematiche dell’antirazzismo e dei diritti non si debba mai abbassare la guardia – dichiara il presidente di Arci Toscana, Gianluca Mengozzi – Da questi quattro giorni emerge una grande volontà di impegno da parte della nostra associazione e delle sue reti di riferimento sui temi del diritto della cittadinanza dei bambini nati da genitori stranieri e dell’affermazione del modello toscano di accoglienza dei profughi e richiedenti asilo. Tematiche sulle quali – conclude il Presidente Mengozzi – continueremo a portare il nostro
contributo, come abbiamo sempre fatto, anche nel prossimo futuro”.
Quattro giorni che si sono caratterizzati anche per l’alto livello qualitativo delle serate di musica live grazie ai concerti di Folcast, dei Matti delle Giuncaie e dei Cacao Mental che hanno animato il palco principale di questa 28esima edizione del MIA.