Concerti del Cenacolo: mercoledì 22 si parte con l’Homme Armé

Firenze – L’Homme Armé dà il via alla più longeva rassegna di musica antica in Toscana, ovvero i “Concerti al Cenacolo” che l’Associazione, nonostante le sempre minori risorse disponibili per le attività culturali, porta avanti dal 1994, ospite del meraviglioso Cenacolo di Andrea del Sarto al Museo di San Salvi (via San Salvi 16, Firenze).

La sobria e suggestiva sala ospiterà in ottobre tre spettacoli organizzati da L’Homme Armé.

L’edizione 2014 dei “Concerti al Cenacolo” si apre mercoledì 22 ottobre, ore 21.15 con un concerto che L’Homme Armé dedica a un monumento del gotico musicale francese, la “Messe de Notre Dame” di Guillaume de Machaut, primo esempio di messa polifonica composta da un unico autore, con incastonati due “organa” di Magister Perotinus, uno dei principali esponenti della Scuola Notre Dame.

Il secondo appuntamento (domenica 26 ottobre, ore 17.30) presenta, per la prima volta nei “Concerti al Cenacolo”, uno spettacolo musicale, “L’eccellenza et trionfo del porco”, ideato da Alberto Allegrezza a partire dall’opera burlesca di Giulio Cesare Croce.

La serata conclusiva (venerdì 31 ottobre, ore 21.15) è dedicata a quel tesoro della musica vocale rappresentato dai songs del Seicento inglese, eseguiti da due specialisti come il liutista e chitarrista Gianluca Lastraioli e il mezzosoprano Mya Fracassini.

MERCOLEDÌ 22 OTTOBRE, ore 21.15
Messe de Notre Dame, Monumenti del gotico francese

L’Homme Armé
Fabio Lombardo, direttore
Alessandro Carmignani: controtenore
Giovanni Biswas e Paolo Fanciullacci: tenori
Gabriele Lombardi: baritono – Marcello Vargetto: basso
Musiche di Guillaume de Machaut, Perotin

Il concerto d’apertura è incentrato su uno dei primi monumenti della letteratura musicale occidentale, la «Messe de Notre Dame» di Guillaume de Machaut, un’autentica pietra miliare della musica occidentale. Guillaume de Machaut (c. 1300-1377), poeta e musicista, fu un innovatore su tutta la linea. Nella sua produzione musicale l’Ars nova francese ascende alle maggiori altezze. Sua è la prima messa polifonica composta da un solo autore di cui si abbia notizia, giustappunto la «Messe de Notre Dame», nata nell’ambiente musicale della Cattedrale di Reims dove Guillaume era canonico e che a lungo si è considerata scritta (pare a torto) per l’incoronazione di Carlo V re di Francia nella cattedrale, il 19 aprile 1364. La forma fondamentale dell’ars nova francese, il cosiddetto “mottetto isoritmico”, viene sfruttata a fondo da Machaut, che sul suo modello costruisce quasi tutte le parti della sua unica messa conservata. Essenzialmente basata sul principio della simmetria, dell’armonia del numero, la Messe de Notre-Dame si eleva come un ampio edificio sonoro, omogeneo in ogni sua parte, la cui grandezza si regge non tanto sulla magniloquenza corale quanto sulla levatura spirituale dell’intelligenza creatrice. Nonostante la sfolgorante bellezza, non è facile sentirla eseguire. Un’occasione unica, dunque, il concerto di stasera.La «Messe de Notre-Dame» è costituita da cinque parti (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei) seguite dall’Ite missa est. Componendo delle nuove musiche per la messa, Machaut selezionò appropriati canti per ogni sezione ed ogni canto era per la festività di Maria Vergine (donde la denominazione dell’opera). La Messe de Notre-Dame è scritta per quattro voci, anziché le tre allora correnti. Machaut aggiunse un “controtenor bassus” (che in seguito diventerà la voce di basso tipica dell’armonizzazione a quattro parti) che cantava nello stesso registro basso del tenore, alcune volte sostituiendosi ad esso nelle note più basse. A questo primo esempio integralmente conservato di messa polifonica composta da un unico autore vengono intercalati due straordinari organa di Magister Perotinus, uno dei principali esponenti della Scuola Notre Dame fra XII e XIII secolo.

DOMENICA 26 OTTOBRE, ore 17.30
«L’eccellenza, et trionfo del porco»

Opera burlesca di Giulio Cesare Croce
Ensemble Dramatodia
Alberto Allegrezza (nella foto), voce e direzione
Musiche di Giulio Caccini, Adriano Banchieri, Orazio Vecchi, Filippo Azzaiolo, Luca Marenzio, Giovanni Croce e altri

Viene presentata un’opera del grande cantastorie bolognese Giulio Cesare Croce (1550-1609), celeberrimo al suo tempo per la abilità nell’accompagnarsi alla lira mentre raccontava le sue spassosissime storie. In quest’opera burlesca la trovata del Croce è di aver spostato la parodia dai moduli tradizionali dell’epopea a quelli contemporanei del trattato scientifico. Nei diversi capitoli sono argomentati le virtù, la storia, le proprietà medicinali, le glorie, le imprese e le prodezze del Porco, fino alla descrizione del trionfo conclusivo, nel quale l’animale eponimo viene portato alla festa acclamato da tutta la «bestial natione», che eleva inni in suo onore al suono di molti strumenti. Ne L’Eccellenza i particolari grotteschi della narrazione si mescolano alla polemica antipedantesca, le citazioni dotte storiche e scientifiche si uniscono alla cultura popolare dei proverbi, gli elementi mitologici e classici si sposano con le descrizioni culinarie del trionfo carnevalesco con esiti spettacolari di rara comicità. Alla guida dell’Ensemble è il poliedrico Alberto Allegrezza, cantante, strumentista, regista e attore specializzato nel repertorio barocco.
Compagnia Dramatodìa: Alberto Allegrezza, recitazione, canto e lira da braccio; Luca Cervoni, canto e recitazione; Alessandro Quarta, canto e recitazione; Michele Vannelli, clavicembalo. Costumi, scene e regia di Alberto Allegrezza. Maschere di Renzo Sindoca

VENERDÌ 31 OTTOBRE, ore 21.15
«The Treasury of Musick»

Canzoni e arie del Seicento inglese
Mya Fracassini: mezzosoprano
Gian Luca Lastraioli: liuti rinascimentali
Musiche di Robert Johnson, Thomas Campion, John Dowland e anonimi

Il programma propone un’ampia selezione del vastissimo repertorio di songs e ayres sviluppatosi tra il regno di Elisabetta I e quello di Carlo II, con particolare attenzione ai musicisti che ruotavano intorno all’ambiente di corte. Dalle famosissime songs di Dowland il programma di spinge fino alle fluide “modernità” di quelle di Henry Lawes, mostrando la ricchezza di questa forma così importante per la musica inglese, che tocca i culmini di maggiore intensità negli affetti malinconici di cui la celeberrima “Flow my tears” di Dowland ne è l’esempio più celebre. L’Ensemble L’Homme Armé (www.hommearme.it) si dedica da ben trent’anni allo studio e all’interpretazione della musica antica, soprattutto vocale. Da alcuni anni ha esteso il suo repertorio a progetti che affiancano musiche antiche a musiche contemporanee, con programmi molto originali frutto di ricerche comparative tra le prassi esecutive antiche e quelle contemporanee. Nel corso della sua lunga attività ha realizzato numerosi progetti musicali frutto delle scelte artistiche di Fabio Lombardo (direttore musicale) e Andrew Lawrence-King (direttore ospite), oltre che dei vari grandi musicisti che hanno collaborato con il gruppo, tra cui Frans Brüggen, Kees Boeke, Andrew Parrott, Alan Curtis, Howard Arman, Christophe Coin, Jill Feldman, Sergio Balestracci e lo storico ensemble inglese “Pro Cantione Antiqua”. Vasta la discografia, il cui ultimo titolo è la registrazione della Missa Ockeghem eseguita insieme a Tempo Reale al festival “Fabbrica Europa” nel 2011. Il 21 ottobre 2012 L’Homme Armé è stato invitato ai Concerti del Quirinale (con diretta su RAI3) e il 19 giugno 2013 al prestigioso “Ravenna Festival”, con un programma incentrato su Luciano Berio.

L’Associazione L’Homme Armé dal 1987 per alcuni anni ha organizzato a Firenze con grande successo corsi e masterclass dedicate al repertorio della musica antica. Dal 1994 organizza presso il Museo di San Salvi a Firenze i “Concerti al Cenacolo”, unica stagione annuale di musica antica in Toscana. Nel 2005 ha curato, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze, la rassegna musicale “Il Suono dell’Anima” e dal 2008 porta avanti “AntiCONtemporaneo”, una rassegna specificamente dedicata all’interazione tra musica antica e musica contemporanea (cui partecipa anche “Tempo Reale”, l’ensemble fondato da Luciano Berio).


Biglietti e prenotazioni:

Cenacolo di Andrea del Sarto al Museo di San Salvi (via di San Salvi 16, Firenze; inizio concerti ore 21.15, ingresso euro 10, ridotto euro 5; info e prenotazioni: tel. 055/695000 – 3396757446 homme.arm@gmail.com; www.hommearme.it).
Riduzioni: under 18, over 65, studenti e insegnanti di Conservatori e Scuole di musica.

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