Mercoledì 11 dicembre 2019, alle ore 21, al Cinema Eden di via Guadagnoli, ad Arezzo, torna per l’ultimo appuntamento del 2019 “Viaggio in Italia”, la rassegna cinematografica curata dal critico Marco Compiani in collaborazione con Associazione Doppio Sogno e Officine della Cultura, con il supporto di B&B Antiche Mura, il patrocinio di Arezzo Intour e Point Black come media partner.
Protagonista del mese è il regista pugliese Agostino Ferrente con il suo “Selfie”, che ha ricevuto la nomination come miglior documentario agli European Film Awards 2019.
IL FILM
Napoli, Rione Traiano. Nell’estate del 2014 un ragazzo di sedici anni, Davide, muore durante un inseguimento, colpito da un carabiniere che lo ha scambiato per un latitante. Anche Alessandro e Pietro hanno 16 anni e vivono nel Rione Traiano. Sono amici fraterni, diversissimi e complementari, abitano a pochi metri di distanza, uno di fronte all’altro, separati da Viale Traiano, dove fu ucciso Davide. Alessandro e Pietro accettano la proposta del regista di autoriprendersi con il suo iPhone per raccontare in presa diretta il proprio quotidiano, l’amicizia che li lega, il quartiere che si svuota nel pieno dell’estate, la tragedia di Davide.
Nato a Cerignola (FG) nel 1971, Agostino Ferrente è regista, produttore e direttore artistico.
Dopo aver studiato al DAMS di Bologna e aver frequentato Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi, produce, con la sua Pirata Manifatture Cinematografiche, e dirige i cortometraggi “Poco più della metà di zero” (1993) e “Opinioni di un pirla” (1994).
In seguito realizza con Giovanni Piperno “Intervista a mia madre” (1999) e “Il film di Mario” (1999-2001). Entrambi ottengono riconoscimenti festivalieri e diventano piccoli casi in tv.
Nel 2001, insieme a una decina di complici, fonda a Roma il gruppo Apollo 11 che salva lo storico cinema-teatro Apollo dal rischio di diventare sala bingo e con rassegne di cinema, musica e scrittura, diventa uno dei centri di produzione culturale più vivaci della Capitale. Nell’ambito di Apollo 11 crea una profonda collaborazione che con due maestri del cinema indipendente: Alberto Grifi e Vittorio De Seta e, insieme a Mario Tronco degli Avion Travel, crea L’Orchestra di Piazza Vittorio, una della prime band multietniche al mondo, di cui racconta la nascita con il documentario omonimo, che partecipa a numerosi festival internazionali ottenendo – tra gli altri premi – il Nastro D’Argento e il Globo d’Oro della Stampa Estera. Nel 2013 dirige con Giovanni Piperno “Le cose belle”. Attualmente sta sviluppando il suo primo film di finzione.