Firenze – Nuova assunzione a chiamata nel Comune di Firenze, questa volta per lo staff del primo cittadino. Con assunzione ex art.90 del Dlgs 267/2000, è entrata infatti una figura professionale definita “collaboratore del sindaco”. Cos’è e cosa fa lo spiega la determina dirigenziale numero 2016/DD/02918 che dà seguito alla delibera di giunta n. 121 del 12 aprile scorso, in cui si dà il via libera all’assunzione: si tratta di “un collaboratore assunto per lo svolgimento di tutte le attività necessarie per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo sull’attuazione del programma di mandato”. Nel caso specifico, il collaboratore ha il compito di coadiuvare l’attività del portavoce del sindaco con un continuo monitoraggio, selezione ed approfondimento dei nuovi canali di comunicazione, in particolare quelli digitali.
“Si continua ad assumere con la modalità della “chiamata diretta” ex art.90 – commenta, raggiunto al telefono, Stefano Cecchi, esponente dell’Usb comunale – mentre in compenso ci si “scorda” di assumere personale là dove la carenza fa sì che i servizi offerti ai cittadini siano in difficoltà. Un riferimento? Ad esempio, non si assumono insegnanti, mentre si dà in appalto il servizio educativo”.
Nel caso specifico, poi, c’è anche un’altra eccezione, spiega Cecchi: “La persona in questione è stata assunta non come dirigente, ma come impiegata di categoria C. Oltre alla retribuzione prevista da contratto, verrà corrisposta alla nuova collaboratrice del sindaco una retribuzione accessoria pari a 3.900 euro annui”. Insomma si tratta di un‘ “aggiunta” di circa 300 euro al mese alla retribuzione “normale”. “Sa a quanto corrisponde, per gli impiegati di categoria C, la cifra accessoria? Ci si aggira sui 60 euro mensili”.
E dunque, conclude Cecchi, “La morale è sempre la stessa: braccini corti per i dipendenti, ma non per assumere chi piace ai politici”.