Firenze – Affidarsi sul proprio reddito per comprare casa? Pio desiderio per la maggioranza degli italiani, come ben sanno i single in particolare, ma anche le coppie, che vorrebbero mettere su casa basandosi sulle proprie forze, magari pagando una rata di mutuo o prestito invece del canone d’affitto. A fare la fotografia della difficoltà che incontra il single che lavora o la coppia pur con doppio lavoro, in molte città della penisola, è la società Immobiliare.it, che, attraverso la propria business unit Immobiliare.it Insights, offre i dati di una sua ricerca, rilanciati dall’Agenzia Dire.
In generale dunque, la scelta che si pone di fronte ai residenti di molte grandi città italiane è quella di andare a vivere in provincia, oppure convivere per riuscire a rimediare i soldi per comprare l’alloggio. Nel primo caso, non è neanche vero sempre, in quanto ci sono zone, ad esempio in Toscana, dove è molto oneroso anche l’acquisto nei cosiddetti “comuni di cintura”, per quanto riguarda Firenze. Così, ciò che viene fotografato sembra essere la conseguenza concreta di quanto già esposto su queste pagine, ovvero la presenza sempre più evidente di una corrosione della capacità di reddito della classe media. Chi non nasce con patrimoni immobiliari alle spalle, o anche solo con piccole proprietà come la casa comprata da nonni o genitori, difficilmente riesce a guadagnare abbastanza per permettersela. E spesso, come evidenziato sempre da anni su queste pagine, neppure riesce ad affrontare un affitto (fra gli ultimi articoli in cui si tratta dell’argomento: https://www.stamptoscana.it/irpet-il-direttore-nicola-sciclone-occupazione-in-crescita-ma-part-time-e-povera/).
Tornando alla ricerca, agli onori delle cronache come città dove è complicato acquistare, emerge Firenze. Il rapporto del gruppo di ricerca di Immobiliare.it ha preso in considerazione i redditi medi dichiarati all’Agenzia delle Entrate incrociandoli poi con i prezzi medi al metro quadro e un potenziale finanziamento dell’80% del valore dell’immobile per 25 anni. Tre indici in base ai quali è stato ricavato quello di affordability, ovvero la sostenibilità economica di un’eventuale rata mensile che non superi un terzo dello stipendio. Interessanti dunque i dati di Firenze, che viene compresa fra le città in cui è più complicato acquistare casa. Nell’area cittadina, il reddito medio di un single è quasi la metà di quel che serve per acquistare un alloggio, il classico bilocale. Se ci si sposta in provincia, il nostro single con reddito medio non riuscirà neppure a pagare i 1.800 euro dell’eventuale rata, dal momento che sarebbero tuttavia eccedenti del 18% rispetto al reddito percepito. Per andare ad acquistare nella provincia fiorentina dunque serve la coppia, che, calcolando un reddito medio di 2.751 euro mensili (si sta parlando di bilocali e trilocali) riescono a rientrare nella spesa. Tagliate fuori, anche le coppie, dagli acquisti di casa nel Comune, dove si sfiorano i 4.000 euro di rata al mese.
Sapere come si localizza l’ “affordability”, non è solo questione sociale. Anzi, la parte più significativa è di ordine economico, tale da poter disegnare il futuro di intere aree. Lo spiega molto chiaramente Antonio Intini, Chief Business Officer di Immobiliare.it. “Studi puntuali in merito all’accessibilità di quartieri e di intere città del nostro Paese acquisteranno nel prossimo futuro un’importanza sempre crescente. Infatti, i player più evoluti del mercato si baseranno anche su questo tipo di dati per indirizzare le loro scelte in termini di investimenti, valutando la maggiore o minore sostenibilità economica di una certa zona per stabilirne l’attrattività presso i potenziali acquirenti”.