Firenze – Ci sono state esperienze come il percorso d’individuazione e validazione delle competenze per mediatori linguistici e culturali. Oppure il furgone che a Prato si è mosso in città per intercettare lavoratrici e lavoratori stranieri e sostenerli nella ricerca di un lavoro regolare. E soprattutto un obiettivo, ambizioso e vitale per la società toscana: favorire l’inclusione socio-lavorativa dei cittadini migranti e rafforzare il sistema territoriale dei servizi per l’orientamento al lavoro, in una cornice di collaborazione tra attori pubblici, privato sociale e tessuto imprenditoriale.
Tutto questo è Commit “Competenze Migranti in Toscana”, il progetto, di cui è capofila la Regione Toscana, finanziato dal Fondo asilo migrazione integrazione 2014-2020 del Ministero dell’interno.
Un’esperienza che è stata al centro seminario “Competenze Oltre”, l’evento che si è svolto oggi alle Murate di Firenze ed al quale sono intervenuti l’assessora a formazione e lavoro Alessandra Nardini e l’assessore a infrastrutture digitali, rapporti con gli enti locali e immigrazione Stefano Ciuffo, insieme a esperti e rappresentanti delle istituzioni locali e del volontariato. Un momento di confronto e di riflessione a poco più di due mesi dalla scadenza del progetto.
“Il nostro impegno – ha sottolineato nel suo intervento l’assessora Nardini – non si esaurisce certo con la chiusura di Commit. Continueremo a lavorare in sinergia con tutti gli attori, istituzionali e no, del nostro territorio per favorire i processi di inclusione e integrazione sociale dei migranti, favorendo l’accesso a percorsi formativi volti a favorire l’occupazione, valorizzando le competenze, combattendo e prevenendo fenomeni di sfruttamento lavorativo. Il convegno di oggi ci ha raccontato come, grazie al progetto, siano stati forniti alle utenti e agli utenti, in questo caso cittadini e cittadine di Paesi terzi, strumenti ed opportunità per essere parte attiva all’interno della comunità. Il lavoro è un diritto, il lavoro è dignità, e deve esserlo per tutte e tutti, nessuna e nessuno escluso. Integrazione e inclusione sono i pilastri su cui costruire una società unita e coesa. Proprio in questa quest’ottica, come Regione, intendiamo continuare a cogliere le opportunità offerte nell’ambito della Programmazione 2021-2027 dei Fondi europei, per capitalizzare, valorizzare e sviluppare ulteriormente le esperienze positive come quella di Commit, estendendo le buone pratiche locali a tutto il territorio regionale”
“I territori toscani, i nostri comuni, con varie caratteristiche sia rispetto alla loro ampiezza demografica che alla posizione geografica, hanno sviluppato – ha detto l’assessore Ciuoffo nel suo intervento – progettualità e percorsi di grande valore, in risposta ai bisogni di inclusione dei cittadini dei paesi terzi. Questo ha dato esito alla nascita di infrastrutture territoriali ben riconoscibili, con patrimoni culturali, professionali, organizzativi, coerenti e uniformi, in stretta alleanza con il terzo settore e con la società civile. Il progetto Commit, così come il progetto Teams, sono il frutto di un lavoro di rete, di condivisione e di collaborazione efficace tra diversi settori dell’Amministrazione regionale, lavoro e welfare e innovazione sociale in primis, ed Anci Toscana. Merita ringraziare – ha concluso – l’Associazione dei Comuni toscani che sta svolgendo un lavoro puntuale sia sulla progettazione che sulla realizzazione degli interventi, agendo in piena sinergia con la Regione”.
Il progetto Commit ha preso avvio nell’ottobre 2018. Insieme alla Regione Toscana, capofila, hanno partecipato come partner ARTI – Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego, Anci Toscana, FIL spa, Consorzio Metropoli, Solidarietà Caritas e Consorzio Servizi Lavoro.