Firenze – Commercio su area pubblica, il punto è stato fatto ieri nel corso di un incontro che si è svolto lunedì 21 novembre presso l’Auditorium di Confesercenti Toscana a Firenze, alla presenza del neoparlamentare ex sindaco di Campi Emiliano Fossi, del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo, dell’Assessore al commercio del Comune di Firenze Giovanni Bettarini, del Presidente Nazionale Anva Confesercenti Maurizio Innocenti, del Presidente Anva Confesercenti Firenze Luca Taddeini, del Coordinatore Regionale Anva Confesercenti Gianluca Naldoni e del Responsabile Anva Confesercenti Firenze Daniele Nardoni.
Sul tavolo, la crisi che il settore sta attraversando ormai da diversi anni, resa ancor più evidente dalle conseguenze di due anni segnati dalla pandemia. L’intera categoria sconta, però, problematiche che vanno oltre quelle legate alla crisi dei consumi, ma che sono piuttosto legate alla dequalificazione dei mercati, abusivismo dilagante, uso distorto di strumenti come l’affitto d’azienda, superamento dei vincoli merceologici, obsoleta tipologia degli automezzi, una legislazione troppe volte insufficiente e non corrispondente alla realtà viva dei mercati stessi.
Il risultato dell’analisi su cui si trova ampio accordo, è che un nuovo quadro normativo sia indispensabile e improrogabile per il futuro del commercio su area pubblica. Una riforma statale del settore auspicabile, urgente e necessaria per garantire il futuro. Riforma che, come emerso dall’incontro di ieri, dovrebbe tenere in considerazione a livello di principi generali 10 aspetti:
- Soluzione al problema del rinnovo delle concessioni scadute e in scadenza.
- Una nuova legge nazionale che preveda un progetto di riqualificazione dei mercati e delle relative aree; che tenga in considerazione il riconoscimento delle caratteristiche di imprenditorialità dell’attività e dell’esperienza professionale maturata dal titolare dell’attività.
- Una nuova regolamentazione dell’affitto di aziendao di ramo d’azienda, aggiornamento delle norme sulle iscrizioni in CCIAA, Inps, etc.
- Formazione professionale obbligatoria per l’accesso al settore.
- Istituzione di unAlbo degli organizzatori delle manifestazioni su area pubblica.
- Revisione del “canone unico”di concessione del suolo pubblico.
- Riconoscimento della storicitàdi alcuni mercati; e del ruolo che alcuni hanno in funzione della tutela della sicurezza e del presidio del territorio.
- Certezza e chiarezza delle regole e controlli sul rispetto di queste.
- Gradualità nell’applicazione della Transizione Green.
- Nuova legge sulla rappresentatività sindacale, che riconosca solo le Associazioni aderenti a Confederazioni firmatarie di contratti collettivi nazionali di lavoro, o facenti parte del CNEL.
Luca Taddeini, Presidente Anva Confesercenti Firenze, mette l’accento sull’urgenza della nuova normativa e dell’innovazione del settore, anche attraverso una valorizzazione e qualificazione dell’offerta merceologica. “Siamo fortemente convinti che la formazione sia un elemento fondamentale per la riqualificazione della categoria, soprattutto in prospettiva, per valorizzare i mercati. E’ fondamentale che siano riconosciute le caratteristiche di imprenditorialità dell’attività, quelle su area pubblica sono vere e proprie imprese e come tali devono essere trattate.”
Maurizio Innocenti, Presidente Nazionale Anva Confesercenti, sottolinea la necessità di un rapporto di collaborazione reciproca tra politica e associazioni per arrivare ad una riforma del settore commercio su area pubblica che guardi all’interesse generale, ricordando anche la necessità di combattere contro l’abusivismo dilagante. “Qualità, professionalità e formazione devono essere i principi da perseguire; per evitare un’omologazione dell’offerta e una perdita di attrattività dei mercati. Inoltre, occorre inserire regole che diano certezze al consumatore e trasparenza su quanto commercializzato; per garantire un rispetto reciproco tra utenti e imprenditori.”
Emiliano Fossi, Deputato della Repubblica Italiana, riconoscendo che “le problematiche rappresentate dall’Anva, sono problematiche reali, che si inseriscono in un periodo socio-economico già di per se complicato”, ricorda che è “necessario farsene carico e provare a trovare, in uno spirito collaborativo che tiene insieme le varie parti, le soluzioni più adeguate. Avendo ben presente l’importanza che tale settore rappresenta per le persone che ci lavorano e per l’importante ruolo di presidio del territorio e di socialità che i mercati e le fiere da sempre rappresentano nei nostri territori.”
Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana , ha ricordato le connotazioni di “tradizione, socialità, comunità”, proprie dei mercati, mettendo in luce l’importaza di “garantire un quadro normativo chiaro, rispondente alle esigenze dei tanti operatori toscani e delle associazioni di categoria Dobbiamo evitare di aggiungere ulteriori criticità ad un’economia che ha sofferto per le misure anticontagio. Qualche mese fa abbiamo subito recepito le linee guida nazionali e approvato le modalità operative regionali con le indicazioni per i Comuni. E la Toscana è stata la prima Regione ad averlo fatto. Occorre verificare che tutti i Comuni le seguano. In Toscana la questione delle concessioni ha trovato risposte.”
“Siamo a fianco degli operatori in una lotta che è anche la nostra, ossia migliorare la qualità, la presenza, la professionalità e l’affidabilità degli operatori del commercio su area pubblica” – commenta l’assessore a commercio e attività produttive del Comune di Firenze Giovanni Bettarini – il commercio su area pubblica è uno dei volti importanti della città e bisogna lavorare per alzare ancora di più il livello qualitativo”.