L’accelerazione delle vendite verso i paesi extra Ue riflette sia un generalizzato recupero dopo la forte contrazione congiunturale registrata nel mese precedente (-5,1%), sia la sostenuta dinamica tendenziale verso alcuni mercati, quali Stati Uniti (+17,3%) e Mercosur (+11,0%). L’incremento congiunturale (rispetto a novembre 2013) delle esportazioni, diffuso a tutti i principali raggruppamenti, è particolarmente rilevante per l’energia (+41,1%). Al netto dei prodotti energetici l’espansione permane elevata (+5,0%), mentre incrementi importanti si rilevano anche per beni strumentali e beni di consumo non durevoli (entrambi +5,7%). Anche dal lato dell’import la crescita congiunturale è estesa a tutti i comparti, con gli acquisti di beni strumentali (+12,0%) e di prodotti intermedi (+11,4%) in espansione particolarmente sostenuta. A dicembre 2013, su base tendenziale (rispetto a dicembre 2012) entrambi i flussi (iexport ed import) si confermano in crescita: +2,1% per le esportazioni e +0,5% per le importazioni. I mercati di sbocco più dinamici nel 2013 sono il Mercosur (mercato America meridionale che segna il +14,8%, la Cina con +9,5%, la Russia con +8,2%), Giappone (+7,0%), il mercato dei paesi Opec (Organizzazione dei paesi esportatori del petrolio) con +6,3%, il mercato dei paesi Eda (Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong, Malaysia e Thailandia) con +5,4%. Sempre nel 2013, la flessione degli acquisti è diffusa a tutti i principali mercati, con l’eccezione di Russia (+9,5%), Turchia (+4,8%) e paesi Asean (Associazione delle Nazioni del Sudest asiatico: Filippine, Indonesia, Malaysia, Singapore e Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos e Myanmar-ex Birmania, Cambogia) con +2,6%.
Sono i principali dati preliminari divulgati oggi da Istat con il rapporto statistico "Stima preliminare del commercio estero extr-Ue – dicembre 2013".
Per l’intero anno 2013 la dinamica delle esportazioni è lievemente positiva (+1,3%) e quella dell’import in forte flessione (-9,5%). Al netto dell’energia le variazioni sono pari rispettivamente a +2,4% e -2,6%. A dicembre 2013 il saldo commerciale risulta attivo per 3,4 miliardi. Nell’intero anno il surplus raggiunge i 20,0 miliardi, a fronte di 0,8 miliardi nel 2012. Il forte incremento del surplus nel 2013 è dovuto, oltre al calo del deficit energetico (da -62,5 miliardi nel 2012 a -50,0 miliardi nel 2013), anche all’incremento dell’avanzo degli altri comparti, che raggiunge 70,1 miliardi a fronte di 63,4 miliardi nel 2012.
I dati relativi all’ultimo trimestre misurano una lieve crescita congiunturale (rispetto al trimestre precedente) delle esportazioni (+0,5%) dovuta all’energia (+9,2%), al netto della quale la variazione è pari a -0,1%. Nello stesso periodo, la flessione congiunturale delle importazioni (-2,0%) interessa tutti i raggruppamenti principali di beni, con l’eccezione dei prodotti intermedi (+2,8%).