Presenti i rappresentanti delle forze dell'ordine, delle associazioni combattentistiche e dei deportati, e i familiari dei deportati, che indossavano il fazzoletto a strisce bianche e azzurre, i ragazzi delle scuole medie Busoni-Vanghetti.
Per il Comune di Empoli ha preso la parola Eleonora Caponi, assessore alla cultura. «Questa commemorazione è un momento importante di trasmissione della memoria della città -ha detto Caponi- di racconto e di testimonianza. Ai ragazzi l'invito a prendere il più possibile da queste giornate. Ognuno di noi deve tornare a casa con la coscienza più ricca e con lo spirito di voler combattere queste ingiustizie. La pace si costruisce ogni secondo della nostra vita. Ed è grazie a queste testimonianze che possiamo consegnare alle generazioni che verranno dopo di noi un futuro migliore e più carico di solidarietà e umanità».
Sono intervenuti anche Virgilio Rovai, dell'Associazione nazionale ex deportati, e Nedo Nencioni, ex deportato delle Vetrerie Taddei.