Parigi – Gli artigiani sono i tesori viventi del lusso francese, un settore prezioso non solo per l’economia del paese ma anche per il suo patrimonio culturale. Ne è più che convinto il Comité Colbert, l’organismo creato nel 1954 per promuovere nel mondo l’arte di vivere “alla francese”.
Il Comité Colbert perciò moltiplica le iniziative per preservare questo patrimonio, in particolare cercando di suscitare interesse verso i mestieri dell’artigianato di lusso nei giovani organizzando stage e ateliers che permettono di scoprirne il fascino . Così, nei giorni scorsi, 700 studenti hanno potuto partecipare ad ateliers di moda, lavorazione del cuoio, oreficeria, gastronomia e enologia, porcellana e ceramica allestiti nel museo parigino des Arts Decoratifs . Lo stage è stato completato da visite guidate per scoprire i capolavori dell’artigianato anche nel museo Nissim de Camondo e con una visita nei licei professionali per sondare la possibilità di formazione in questo campo.
Parallelamente il Comitato Colbert cerca di valorizzare i mestieri d’artigianato, mettendo in luce quegli artigiani che si sono particolarmente distinti con la loro abilità nel corso degli anni. Così dal 2006 32 artigiani che lavorano nelle “maisons” del comitato hanno ricevuto dal Ministero della Cultura il titolo di “Chevalier des Arts et des lettres” o di “Maitre d’art”, importanti riconoscimenti simbolici della loro eccellenza. Distinzioni, ritiene, che dovrebbero “ispirare i giovani alla ricerca di vocazioni”.
Il Comité Colbert, creato per iniziativa di Jean Jacques Guerlain, riunisce attualmente 75 tra le principali brand del lusso e istituzioni culturali. Con i “cugini” italiani Altagamma e Comitato Leonardo, è impegnato da anni nella lotta contro la contraffazione.